Lettera intestata “R. Giardino Botanico - Roma”, inviata da Roma il 4 dicembre 1883. Pirotta ha iniziato a far interrare gli alberi e a preparare a villa Orsini due chilometri di viali di alloro. Elenca a Gibelli alcuni argomenti su cui sta lavorando. Pirotta è preoccupato, perché deve rimediare alle carenze lasciate da Pedicino, compreso un debito di 7.000 lire. Elenca a Gibelli i ritrovamenti di piante durante la sua prima escursione al delta tiberino. E’ in corso di stampa il supplemento alla Flora del Modenese, comprendente poco meno di 200 piante.
Lettera intestata “R. Giardino Botanico - Roma”, inviata da Roma il 10 novembre 1883. Pirotta è sempre molto occupato per il nuovo giardino botanico, però è molto aiutato da Canepa [che fu giardiniere dell’Orto botanico di Pavia dal 1872 al 1876, probabilmente ora trasferito a Roma]. Pirotta si dichiara un po’ più ottimista per quanto riguarda il futuro, essendo soddisfatto dei primi risultati ottenuti, del successo con gli studenti e dei buoni rapporti che cerca di avere con i colleghi. Comunque parteciperà egualmente al concorso per professore ordinario a Bologna; in caso di vittoria farà domanda per trasferire l’ordinariato a Roma. Pirotta ha terminato il lavoro sulle Oleaceae. Spiega a Moris come verranno sistemate le famiglie nell’Orto.
Lettera inviata da Roma il 19 ottobre 1883. Pirotta elenca a Gibelli una serie di gravosi impegni cui deve fare fronte a Roma per l’organizzazione del nuovo Orto botanico. Comincia a pensare che dovrà rimanere a Roma sino alla fine dei suoi giorni. A Modena con tutta probabilità andrà Mori, che ha tutti i requisiti per essere chiamato come professore straordinario.
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 6 ottobre 1883. Tutte le Persone incontrate consigliano a Pirotta di accettare la cattedra a Roma. Pirotta chiede a Gibelli se non sia il caso, se Borzì venisse nominato a Bologna, di proporgli lo scambio con la sua cattedra di Roma. Ha saputo che la zona del Gianicolo, dove è situato il nuovo Orto botanico, è tra le più malsane di Roma, essendovi presente la malaria. Per quanto riguarda la cattedra di Modena rimasta vacante, Pirotta pensa che i vincitori più probabili siano Penzig o Mori.
Lettera intestata “F.lli Corteggiani, Albergo Cavour, Roma”, inviata da Roma il 24 settembre 1883. Pirotta teme di aver fatto uno sbaglio, accettando il posto a Roma, dove la confusione è all’ordine del giorno. Inoltre non conosce i colleghi, di cui dovrà affrontare l’ostilità. Per di più l’Istituto botanico di Roma è in pessime condizioni. Pirotta prega Gibelli di far sapere ai colleghi, qualora si presentasse l’occasione, che lascerebbe ben volentieri il posto ad altri.
Lettera intestata “F.lli Corteggiani, Albergo Cavour, Roma”, inviata da Roma il 21 settembre 1883. Pirotta era in vacanza a Moltrasio da un giorno, quando è stato urgentemente chiamato a Roma dal ministro, il quale, in uno dei suoi “accessi febbrili”, voleva decidere rapidamente l’acquisto di villa Corsini, per trasferirvi da via Panisperna l’Orto botanico [dove, dal 1871, era situato nell’ex convento di S. Lorenzo]. Il ministro voleva sapere da Pirotta se la sede era adatta e lui gli rispose affermativamente. A tamburo battente si decisero l’acquisto da parte del municipio e l’inizio dei lavori. Il giorno precedente è poi arrivata a Pirotta la lettera del ministro con la nomina a professore straordinario a Roma. L’evento ha scombussolato i suoi piani, perché avrebbe preferito essere prima nominato ordinario a Modena e successivamente comandato a Roma. Inoltre la facoltà era contraria all’iniziativa e avrebbe preferito altri professori. Per di più Cannizzaro non è amico del ministro Baccelli e tutti crederanno Pirotta una sua creatura. Quest’ultimo chiede a Gibelli di aiutarlo, facendolo arrivare primo al concorso per professore ordinario a Bologna, in modo da poter abbandonare Roma. Pirotta aveva in passato saputo da Todaro che Passerini aspirava alla cattedra di Roma e gli spiacerebbe che fosse seccato perché il posto è ormai assegnato.
Lettera inviata da Pavia l’8 ottobre 1876. Pirotta accoglie il suggerimento di Gibelli di rinnovare il contratto di allievo di laboratorio a Pavia, pronto a dimettersi se si presentasse l’occasione di trasferirsi a Modena. Pirotta chiede a Gibelli se gli è piaciuto il suo lavoro sui funghi. Caruel [responsabile del Nuovo Giornale Botanico Italiano] gli ha assicurato che pubblicherà le litografie senza aggiunta di spesa.
Lettera inviata da Modena il 19 agosto 1883. Briosi ha accusato Pirotta di spargere false notizie sul suo conto. Pirotta prega Gibelli di far sapere a Briosi che cosa disse esattamente sul suo conto e sulla questione riguardante l’impossibilità di separare a Pavia l’Orto botanico dal Laboratorio crittogamico. Pirotta ha saputo che Saccardo, Passerini e Ciaccio, rappresentante della facoltà, lo appoggeranno nel concorso. Anche Bombicci e Capellini dovrebbero essergli favorevoli. Pirotta chiede a Gibelli di mandargli gli appunti di Levier e di Cocconi, per completare il supplemento alla Flora del Modenese. Comunica infine a Gibelli il nome di alcuni paesi in cui l’ippocastano cresce spontaneo.
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 9 agosto 1883. Briosi ha fatto sapere a Pirotta che per il momento non è possibile separare a Pavia l’Orto botanico dal Laboratorio crittogamico, cui Pirotta teneva per poterlo riorganizzare. Il suo attuale obiettivo primario è la cattedra di Bologna, anche se esiste una possibilità di un posto di professore straordinario a Roma. Rimpiange di non poter essere vicino a Gibelli, per potere lavorare con lui, al fine di creare una buona scuola.
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 4 agosto 1883. Pirotta ha saputo della tragica e immatura morte di Pedicino. Spera che il figlio di Gibelli entri nelle ferrovie. Pirotta descrive a Gibelli varie possibilità di una sua sistemazione in cattedra. Penzig ha concorso a Napoli. Caruccio ha detto a Pirotta che l’anno prossimo le Università di Catania e Genova diventeranno primarie.
Lettera inviata da Modena il 29 luglio 1883. Caruel [responsabile del Nuovo Giornale Botanico Italiano] ha fatto presente a Pirotta le difficoltà a pubblicare il suo lavoro prima di ottobre; gli ha però detto che per il concorso può presentare assieme alla domanda il semplice manoscritto. Il ministero ha fornito a Pirotta un nuovo giardiniere: non si è trattato però della persona da lui richiesta, Parmeggiani, ma di un tizio che bisognava assolutamente sistemare, Sufan.
Lettera inviata da Modena il 20 luglio 1883. Pirotta non è riuscito ad incontrare don Vischio, per raccomandargli il figlio di Gibelli, Camillo, che deve sostenere gli esami al liceo. Ne ha parlato però con un suo tirapiedi. Ha letto con una certa difficoltà il lavoro di Delpino sulla filotassi ed esprime a Gibelli le sue perplessità. Non si sa se Delpino vorrà andare a Bologna, nel qual caso Pirotta andrebbe volentieri come professore ordinario a Genova. E’ annunciata la pubblicazione del volume di Saccardo su Icones generum Pyrenomycetorum.
Lettera inviata da Modena il 19 luglio 1883. Pirotta chiede a Gibelli come si deve comportare riguardo al concorso di Napoli, dove però sono favoriti Licopoli e Pasquale. Pensa però di rinunciare, concentrando i suoi sforzi sul concorso di Bologna.
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 15 luglio 1883. Purtroppo il tentativo di Pirotta [v. lettera n. 91bis.112] è andato a vuoto, poiché già prima del decreto di trasloco di Gibelli a Torino, era stato indetto per Bologna il concorso. Sideritis romana e Campanula bononiensis sono da aggiungere alla flora modenese.
Lettera inviata da Modena il 13 luglio 1883. Pirotta prega Gibelli di fare tutto ciò che può per ottenere che lo possa sostituire a Bologna come professore straordinario. Il ministro infatti proporrà il concorso solo se sarà la facoltà a richiederlo.
Lettera inviata da Modena il 22 giugno 1883. Pirotta ha segnalato a don Vischio il figlio di Gibelli, Camillo, che verrà a Modena a sostenere gli esami. Purtroppo non potrà ospitarlo, avendo in casa il fratello, che dovrà affrontare l’esame per essere assunto nelle ferrovie. Ferrari ha trovato il Gastridium lendigerum.
Lettera intestata “Stazione agraria sperimentale - Modena”, inviata da Modena il 13 giugno 1883. La prima facciata contiene la convocazione (di grafia Pirotta) dei passati e attuali amministratori della Stazione agraria di Modena, per decidere se venire a una transazione oppure continuare la causa con la signora Gazzotti Ferrarini, la quale ha sporto denuncia per inadempienza dei patti scritti sul contratto di affitto di un fondo in S. Agnese. Nella seconda facciata, Pirotta dice a Gibelli che non è molto importante che partecipi alla predetta riunione.
Lettera inviata da Pavia il 28 settembre 1876. Pirotta chiede a Gibelli notizie della sua eventuale sistemazione a Modena, poiché gli scade il contratto annuale con il laboratorio di Pavia e dovrebbe eventualmente rinnovarlo. Circa la biblioteca, una nuova disposizione semplifica il prestito dei libri: è sufficiente che il bibliotecario faccia richiesta anche solo verbale al collega di altra sede.
Lettera intestata “Stazione agraria sperimentale - Modena”, inviata da Modena, senza data. Pirotta ha ricevuto le osservazioni di Uechtritz sulle piante modenesi che gli aveva mandato. Prima di tenerne conto, vorrà discuterne con Gibelli. Segue un breve elenco di piante trovate di recente. Comunicherà a Milano il capitolo sulla Anatomia del seme delle Oleaceae.
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 15 maggio 1883. Pirotta è dispiaciuto del fatto che Gibelli si senta poco bene. Pensa che il fare qualche passeggiata servirebbe a rinvigorirlo e pertanto lo invita ad una breve escursione con Penzig e con Pantanelli, il geologo di Modena. Pirotta ha ricevuto un esemplare di Centaurea Parlatoris, che è simile a quella posseduta da Penzig, ma del tutto diversa da quella inviata da Sommier. Invierà gli esemplari a Sommier, sperando che risolva il problema. Pirotta concorrerà alla cattedra di Bologna, se verrà messa a concorso dopo il trasferimento di Gibelli a Torino.
