Lettera inviata da Modena il 22 dicembre 1881. Pirotta critica l’elenco pubblicato da Bonizzi di piante del Modenese, essendosi quest’ultimo appropriato indebitamente di piante trovate e determinate da altri, soprattutto da Ferrari. Pirotta accetta volentieri di collaborare con Gibelli per un lavoro sulle Crittogame del Modenese. Manderà a Gibelli i primi due pacchi di trifogli, dopo averli esaminati. La Stazione agraria funziona ora regolarmente. Foà non andrà a Genova, poiché a Modena gli hanno assegnato la somma di lire 1.000 per le lezioni di Istologia.
Lettera inviata da Modena il 4 dicembre 1881. Pirotta ringrazia Gibelli per il fascicolo del Compendio della Flora Italiana. Ha iniziato a confrontare i trifogli e sta proseguendo il lavoro sulle Oleaceae, di cui chiede a Gibelli esemplari. Foà ha ricevuto una proposta dall’Università di Genova. Per trattenerlo a Modena, la facoltà dovrebbe aumentargli lo stipendio, però a scapito della dotazione del consorzio agrario, che è già assai scarsa. La Stazione agraria ora funziona discretamente. Pirotta ha visto l’annuncio di Loescher del Compendio della Flora Italiana di Arcangeli. Elenca a Gibelli i generi di Oleaceae che gli servirebbero per completare il lavoro.
Lettera inviata da Modena il 19 novembre 1881. Pirotta ha ricevuto la cassa dei Trifolium italiani, il manoscritto di Parlatore e le tavole di Gibelli. Per il lavoro, Pirotta seguirà le indicazioni di Gibelli, ma prima consulterà le pubblicazioni sull’argomento di Nicotra, Savi e Lojacono.
Lettera inviata da Modena il 4-5 novembre 1881. Pirotta spedisce a Gibelli radici di castagno e spera che concluda presto il lavoro sull’argomento. Mattirolo ha scritto a Pirotta che sarebbe molto lieto se Gibelli venisse a Torino, essendo persona dedita alla scienza, a differenza di Arcangeli. A Torino si parla della successione di Arcangeli, ma non si vorrebbe che arrivasse Delpino. Pirotta vorrebbe studiare gli sclerozi del riso, ma Malinverni non gli ha risposto.
Lettera inviata da Modena il 29 ottobre 1881. Pirotta ha saputo da Ferrari che Gibelli ha ottenuto un’offerta per la cattedra di Botanica a Torino. A Bologna dovrebbe andare Delpino, a meno che non preferisca Genova, dove si dice che l’Università verrà promossa alla prima classe. Pirotta spiega a Gibelli come vorrebbe iniziare il lavoro sulle Leguminosae. Sta lavorando sugli organi vegetativi delle Oleaceae e ha in preparazione un lavoro sulle crittogame cellulari del Modenese. Pirotta si chiede come Borzì impiegherà le 150.000 lire ricevute.
Lettera inviata da Modena il 4 ottobre 1881. Il congresso di Milano è stato per Pirotta molto noioso ed è spiaciuto per non essere riuscito a trovare il tempo per recarsi a Saronno a salutare la moglie di Gibelli. I lavori nella stazione agraria procedono a rilento. Pirotta chiede se è deciso il lavoro sulle Leguminosae.
Lettera intestata “Regia Università Modena – Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 4 settembre 1881. Pirotta è molto occupato dalla preparazione per il congresso di Milano della relazione sulla Peronospora; per di più la letteratura è immensa e Garovaglio e Trevisan sostengono che la specie nostrana è diversa da quella americana e da quella francese. La stazione agricola sarà abitabile entro la fine del mese.
Lettera inviata da Modena il 7 agosto 1881. Penzig ha incaricato Pirotta di chiedere a Gibelli se sia per lui conveniente partecipare al concorso di Pisa, per ottenere l’idoneità. E’ fiorito un esemplare femminile di Cicas revoluta e Pirotta ne manda un frutto a Gibelli.
Lettera su carta intestata “Stazione agraria sperimentale - Modena” inviata da Modena il 24 luglio 1881. L’insetto mandato a Pirotta da Gibelli è Anomala vitis di Fabre; è diffuso nel meridione ed è dannoso alla vite. Per ridurne la diffusione, si può raccoglierlo al mattino sulle foglie, quando è intorpidito dal freddo della notte e poi bruciarlo. Pirotta desidera sapere da Gibelli se andrà presto a Saronno per le vacanze. Ha accettato di essere uno dei relatori al congresso di Milano sulle malattie della vite. Ferrari andrà a giorni a raccogliere fiori delle Cucurbitaceae.
Lettera inviata da Pavia il 30 giugno 1876. Pirotta non è riuscito a raccogliere per Gibelli la Lychnis di Carbonara. E’ molto occupato con il museo di Zoologia, che ora è in ordine, e con il laboratorio. Entro l’autunno se ne andranno tutti i giardinieri. Il direttore [Garovaglio] li vuole sostituire con degli scrivani, forse per preparare i cartellini e i cataloghi.
Lettera inviata da Modena il 10 maggio 1881. Pirotta non ha ancora ricevuto dal ministero la nomina a direttore della Stazione agraria, però a Modena tutti lo considerano già tale. Invita Gibelli ad una escursione in val Finale e in valle Mirandola. Ferrari sta raccogliendo qualche pianta per le lezioni di Pirotta
Lettera inviata da Modena il 29 aprile 1881. Pirotta non ha ancora ricevuto comunicazione ufficiale della sua nomina alla direzione della Stazione agraria di Modena, però la sua opera è già richiesta. Recentemente ha determinato un insetto, Sinoxylon sexdentatum, che rode il legno dei tralci giovani della vite. Sono pronte le piante per la Società Elvetica. Pirotta restituisce a Gibelli gli esemplari di Rosa avuti in prestito; sono stati molto utili per la determinazione dei suoi campioni. Accetterà la direzione della Stazione agraria, a patto che Maisson venga nominato vice-direttore chimico.
Lettera inviata da Modena il 19 aprile 1881. Miraglia ha suggerito a Pirotta di accettare la direzione della Stazione agraria, lasciandogli libertà di scegliere gli argomenti di studio. Suggerisce a Gibelli un testo in cui si possono trovare notizie sui miceli del castagno.
Lettera inviata da Modena l’8 aprile 1881. Pirotta ha intenzione di andare a Bologna a incontrare Gibelli. Seguono alcune osservazioni sui rapporti tra tubo pollinico e sacco embrionale. Pirotta è perplesso se accettare la direzione interinale della Stazione agraria. Non è riuscito a trovare nella collezione Ferrari esemplari di Bellidiastrum e di Homogyne.
Lettera inviata da Modena il 27 marzo 1881. Pirotta manda a Gibelli nuove piantine di castagno. Ha messo in osservazione il fungo giallo fattogli avere. Lo determinerà, quando avrà recuperato i suoi libri, in particolare la monografia di Wilhelm sul genere Aspergillus, perché di questo si tratta. Pirotta suggerisce a Gibelli alcuni accorgimenti per preparare i cartellini delle piante e per trattare le piccole radici prima di sezionarle per osservarle al microscopio. Spera venga affidato a Cugini l’incarico di direttore della Stazione agraria. Garovaglio è stato nominato commendatore!
Lettera inviata da Modena il 18 marzo 1881. Cugini non è stato eletto per la seconda volta alla direzione della Stazione agraria di Modena e Pirotta ne è molto dispiaciuto. Quest’ultimo riconosce l’importanza del micelio trovato da Gibelli sulle radici dei castagni malati. Egli ritiene Penzig fortunato per avere Gibelli commissario nel concorso. Trova però scandaloso che i commissari debbano pagarsi le spese del viaggio. E’ altresì indignato che la facoltà di Modena abbia proposto come commissari personaggi di secondo piano, trascurando Persone come Cantoni e Cannizzaro. Piccone non riesce a fare germinare la Graphiola.
Lettera intestata “Regia Università di Modena-Direzione Orto Botanico” inviata da Modena il 10 marzo 1881. Pirotta dice a Gibelli che studierà a fondo sul testo di Fries il fungo che gli ha mandato, appartenente al vecchio genere Sporotrichum. Pirotta scambierà con Gandoger piante locali con piante dei Pirenei. E’ irato con Caruel, perché non gli ha pubblicato per tempo il lavoro sulla germinazione del Sorosporium, facendogli perdere la priorità: Woronin infatti ha già pubblicato l’analogo risultato da lui ottenuto.
Lettera inviata da Modena il 13 febbraio 1881. Pirotta comunica a Gibelli alcuni dei suoi primi interventi a Modena e i suoi contatti con i colleghi e con il personale del Consorzio agrario. Ovunque è stato bene accolto. Ha trovato casa, dove andrà ad abitare con la madre. Prega Gibelli di salutare Foà, Schiff e Caruccio.
Lettera inviata da Modena il 17 gennaio 1881. Pirotta ha avuto l’impressione che la sua prolusione sia piaciuta. Nell’Orto ha avuto modo di osservare i miglioramenti apportati da Gibelli quando era a Modena e spera di essere in grado di continuare l’opera da lui intrapresa.
Lettera inviata da Alessandria il 18 dicembre 1880. Gibelli ha detto a Pirotta che potrebbe tranquillamente arrivare a Modena a metà gennaio, però lui preferisce recarvisi subito, avendo recepito nella comunicazione del ministero un preciso invito ad accelerare i tempi. Sta preparando il discorso inaugurale.