Lettera inviata da Albissola Marina il 18 agosto 1884. Piccone il 21 luglio ha dovuto recarsi con urgenza a Gattorno, perché la figlia Rosita era affetta da forte febbre e verminazione. Ora si è tutti ad Albissola. Piccone ha fatto domanda al ministero per essere nominato professore ordinario di 1° classe al liceo. Nel P.S. chiede informazioni su come si debba presentare al ministero il suo lavoro sulla geografia algologica marina, per ottenere il premio previsto per i professori che hanno pubblicato lavori sulla Cronaca del liceo in cui insegnano.
Lettera inviata da Genova il 7 luglio 1884. Piccone comunica a Gibelli l’andamento della Borsa a Genova. Attende informazioni su eventuale acquisto di cedole. E’ morta la figlia di Gestro, da tempo gravemente ammalata.
Lettera inviata da Genova il 13 ottobre 1881. Piccone è a Genova per gli esami. Comunica a Gibelli informazioni sulla rendita di alcuni titoli a Genova e a Sampierdarena.
Lettera inviata da Genova il 5 giugno 1884. Delpino dovrebbe andare a Bologna, avendo vinto il concorso. La facoltà ha però fatto domanda al ministero di aumentargli lo stipendio, onde invogliarlo a rimanere a Genova. Piccone è convinto che Delpino andrà a Bologna. Alcuni amici gli hanno consigliato di fare domanda per essere assunto come professore straordinario, però il posto interesserebbe anche a Borzì. In facoltà alcuni sarebbero disposti ad affidare l’incarico a Piccone, altri però preferirebbero Baglietto. Piccone chiede a Gibelli consiglio su come comportarsi. Non sa che cosa farà durante le vacanze. Può darsi che i medici consiglino la montagna a sua figlia Mary.
Lettera inviata da Genova il 31 maggio 1884. La figlia di Piccone si è rimessa discretamente bene. La moglie, fresca di parto, ha un puerperio assai laborioso. Piccone ha soddisfatto gli impegni presi con D’Albertis e Caruel, terminando i lavori sulle alghe delle Canarie e del Mar Rosso. Ha ricevuto la visita di Burnat, cui sono piaciuti i monumenti di Viviani e di De Notaris, dei quali ha voluto una fotografia.
Lettera inviata da Genova il 5 aprile 1884. La figlia di Piccone sta lentamente migliorando. Piccone è stupito che Ardissone, sul giornale La Natura, abbia parlato bene di un suo lavoro. Ceradini si è stabilito a Milano; la commissione che si è occupata del suo block non automatico, ha dato giudizio favorevolissimo.
Lettera inviata da Bologna il 23 marzo 1884. Il miglioramento della figlia di Piccone è molto lento. Piccone ha ripreso il lavoro sulle alghe di Assab e su quelle del Mar Rosso.
Lettera inviata da Genova il 6 marzo 1884. Piccone annuncia a Gibelli che la salute della figlia Mary è nettamente migliorata. Ha saputo da Issel che Delpino ha vinto il concorso a Bologna. Piccone critica il metodo di valutazione dei lavori da parte dei commissari dei concorsi. Le pubblicazioni vengono loro fornite solo qualche giorno prima e pertanto manca il tempo di esaminarle con accuratezza, chiedendo eventualmente il parere a qualche specialista.
Lettera inviata da Genova il 25 febbraio 1884. Piccone ringrazia Gibelli della sua visita a Genova. Purtroppo la malattia della figlia non tende a risolversi. Piccone è stupito del posto assegnato ad Ardissone [non è chiaro di quale posto si tratti].
Lettera inviata il 12 febbraio 1884, senza indicazione di località. Piccone ringrazia Gibelli per le sue parole di conforto [v. lettera n. 91.22]. Purtroppo la malattia della figlia non si è ancora risolta e lui non riesce a lavorare. Attende con ansia la visita di Gibelli.
Lettera inviata da Genova il 2 febbraio 1884. Piccone è ancora sconvolto per la grave polmonite, con febbre elevatissima e delirio, che ha colpito la sua bambina Mary. Fortunatamente la crisi più grave è passata e le speranze di ripresa sono buone. Manderà a Gibelli presto un suo lavoro sulle alghe di Sardegna. Il giorno prime che la figlia si ammalasse, Piccone è stato presentato alla facoltà dall’amico Gestro; la sua relazione è stata bene accolta. Ne pubblicherà i dati con il prossimo lavoro sulle alghe del Mar Rosso. Dal capitano di fregata Caramagna Piccone ha ricevuto parecchie alghe della Baia di Assab. Il D’Albertis penserà alla pubblicazione del lavoro sulle alghe delle Canarie.
Lettera inviata da Genova il 12 gennaio 1884. Piccone restituisce a Gibelli le alghe mandategli dal suo assistente Mattirolo. Gli spedisce anche un vaglia di 175 lire, per alcune cedole della Banca Nazionale del Lavoro. Piccone comunica a Gibelli la sua promozione a titolare di 2° classe. Il ministro ha tenuto conto solo dell’anzianità e del suo operato; non si fa cenno delle pubblicazioni. Piccone ha voglia di cessare di fare ricerca e di limitarsi a badare alla famiglia. Ringrazia comunque Gibelli per la parte attiva dedicata alla sua promozione; ringrazierà anche il professor Scarenzio.
Lettera inviata da Genova il 24 dicembre 1883. Piccone ringrazia Gibelli per il volume di Engler. La sua nomina ad aggregato all’Università di Genova è stata approvata all’unanimità. Nella conferenza che deve tenere, parlerà dei rapporti tra le alghe del Mar Rosso e quelle dell’Oceano Indiano e del Mediterraneo. Ha saputo che il sistema di Ceradini, da applicare sulla linea Torino-Trofarello, ha dato ottimi risultati. Auguri per Natale e Capodanno.
Lettera inviata da Genova il 4 dicembre 1883. Piccone cita alcuni testi che vorrebbe avere in visione. In particolare gli interesserebbe sapere se esistono pubblicazioni sulle alghe del Mar Rosso, dopo quelle del Lanardini e sulle crittogame nelle Canarie, dopo i lavori di Montagne. Il materiale gli serve per la “chiacchierata” che dovrà fare in facoltà, dopo la nomina ad aggregato. Ha saputo da Carestia che è andato a caccia del camoscio a 2.500 m.: segno che sta bene.
Lettera inviata da Genova il 17 ottobre 1883. Sempre alla ricerca di un lavoro per il figlio di Gibelli, Piccone è stato a Voltri, dove il suo allievo Tassara, assieme ad un certo Ratto di Prà e al deputato Baggio, possiede uno stabilimento metallurgico. Farà sapere notizie a Gibelli. E’ in stampa il lavoro di Piccone Risultati algologici delle crociere del Violante; lo scrivente sta lavorando per una Geografia algologica marina. Gestro ha la pleurite e dati i precedenti, ispira timori gravissimi.
Lettera inviata da Genova il 5 ottobre 1883. Piccone riferisce quanto ha saputo a proposito dell’eventuale assunzione all’Ansaldo del figlio di Gibelli. La strada migliore sarebbe quella di conoscere Bombrini, padrone dello stabilimento. L’alternativa sarebbe quella che la proposta di assunzione venisse fatta da uno dei tre membri del consiglio di direzione. Due membri, l’ingegner Orazio Chiazzari e il signor Marengo abitano a Torino. Purtroppo Piccone non ha rapporti con tali Persone. Gibelli deve però sapere che le condizioni economiche non saranno buone: due ingegneri assunti da poco lavorano gratuitamente e dopo tre mesi riceveranno 100 lire al mese [all’epoca un professore ordinario di Università primaria guadagnava non meno di 5.000 all’anno]. Piccone parteciperà al concorso di Bologna.
Lettera inviata da Albissola Marina il 9 settembre 1883. Piccone ha mandato a Gibelli la memoria del signor Sciandra di Langasco sulla malattia del castagno. Gli chiede scusa per averlo importunato con quanto scritto da una persona incolta e digiuna di nozioni scientifiche; essa ama però l’agricoltura e vuole migliorare le coltivazioni. Gibelli si sta interessando alla sistemazione del figlio Raffaello; Piccone si informerà, per vedere se vi sono possibilità nello stabilimento Ansaldo di Sampierdarena. Lo scrivente è lieto di sapere Gibelli trasferito a Torino: potrà vedere la città per la prima volta e il figlio di Gibelli, Camillo, potrà più facilmente venire a Genova ad esaminare la collezione Doria. Piccone chiede a Gibelli se sia opportuno che si presenti al concorso di Bologna, se non altro per ottenere l’idoneità, che gli consentirebbe di aumentare i suoi titoli e lo stipendio nel liceo dove insegna. Ha saputo da Ceradini che il block non automatico da lui inventato [v. lettere di Ceradini] verrà sperimentato sulla linea ferroviaria Torino-Troffarello [sic!].
Lettera inviata da Genova il 24 gennaio 1883. Finalmente Piccone è riuscito a mandare a Gibelli le radici del castagno della valle del Letimbro e i fiori e i frutti dell’Eryngium e dell’Echinophora [v. lettera n. 91.11]. Lo scrivente avverte Gibelli che il libro da lui cercato, Descrizione di Genova e del Genovesato, potrebbe essere disponibile, data la morte del proprietario, Cav. Chiapperi, professore di Scienze naturali. Piccone vorrebbe mandare a Cesati il testo della commemorazione di Viviani e De Notaris, ma non sa dove trovarlo. Collins gli farà avere una settantina di alghe americane. Ha saputo che Ceradini verrà in Liguria, per le prove delle sue apparecchiature.