Area dell'identificazione
Codice di riferimento
Titolo
Date
- 1877-02-07 (Creazione)
Livello di descrizione
Unità documentaria
Consistenza e supporto
1 lettera
Area del contesto
Nome del soggetto produttore
Storia archivistica
Modalità di acquisizione
Area del contenuto e della struttura
Ambito e contenuto
Lettera inviata da Quinto [GE] il 7 febbraio 1877. Ceradini dice a Gibelli che ha fatto bene a rinunciare alla direzione della Stazione Agraria, ente oltretutto inutile, però farebbe una corbelleria a lasciare la cattedra. Anche se è ricco, mille lire fanno sempre comodo. Gli consiglia di fare il meno possibile, finché non sarà trasferito in una università primaria. Ceradini ha saputo della morte di De Notaris e suo fratello già pensava che Gibelli fosse in procinto di trasferirsi a Roma al suo posto. Mantegazza però ha detto a quest’ultimo che il trasloco non conveniva a Gibelli a causa della sua salute malferma. Ceradini suggerisce a Gibelli di darsi da fare, per evitare di essere sopravanzato da Pedicino (pediculus!) che ci tiene molto; lo prega altresì di non continuare a lamentarsi con tutti della sua salute, onde evitare di essere ritenuto un morto ambulante. Ceradini ha scritto le sue controdeduzioni a Tollin e a Preyer [v. lettera n. 33 bis.111].