Lettera inviata da Borgognissanti [Fi] il 9 novembre 1880. Groves manda a Gibelli un esemplare di Elephas Columnae e lo assicura che gli farà avere i suoi campioni doppi, per arricchire l’erbario di Bologna. Durante l’inverno sistemerà le piante raccolte a Firenze e a Porto Maurizio. Manderà a Gibelli molte piante europee per il suo nuovo erbario. E’ addolorato per la perdita dell’erbario di Bertoloni [tale erbario fu acquisito dall’Università di Bologna molti anni dopo la morte del botanico, avvenuta nel 1869]. Groves chiede quando verrà pubblicata la Flora Italiana di Arcangeli.
Lettera inviata da Firenze il 29 giugno 1884. Groves ringrazia Gibelli per gli esemplari di Arundo pliniana. Vorrebbe sapere chi li ha raccolti per poterlo ringraziare. Partirà tra pochi giorni per Vallombrosa per passarvi l’estate; conoscerà il nuovo direttore, successore di Borzì. Groves ha finito di fare il censimento del proprio erbario, che contiene i 4/5 della flora europea [50.000 esemplari, donati a Firenze]. Lojacono gli ha chiesto parecchie piante, che devono servire per le centurie di piante da lui vendute; così va avanti l’affare!
Lettera inviata da Borgognissanti [Fi] il 20 aprile 1884. Groves non scrive a Gibelli da tempo, avendo avuto il suo “primo ministro” [sic!] per tre mesi malato di tifo e di pleurite; lo ha dovuto ricoverare in casa, perché privo di parenti. L’affaticamento ha procurato a Groves una congestione cerebrale, con perdita totale del lato destro del corpo. Ha temuto che il museo di Bologna potesse venire in possesso del suo erbario prima del tempo! Ora sta meglio, riesce a camminare e a scrivere; ha ripreso il lavoro in farmacia. Il professor Holmes del Collegio di Farmacia ha chiesto a Groves una certa quantità di Arundo mauritanica, chiamata a Bologna “canna del Reno”, ma non sa come procurarsela. E’ stato nominato membro della Società Linneana di Londra.
Lettera inviata da Caramanico, Abruzzo, il 9 agosto 1875. Il professore Cesati ha pregato Groves di mandare a Gibelli esemplari di Halopepsis amplexicaulis. Groves ne ha raccolti in frutto durante la sua escursione in Abruzzo e glieli ha spediti.
Biglietto postale inviato da Varsavia il 13 ottobre 1897. Lo scrivente comunica a Gibelli che il professore Fischer von Waldheim ha lasciato Varsavia dall’1 gennaio per recarsi a San Pietroburgo, dove è stato nominato successore del professore Batalin, defunto, alla direzione dell’Orto botanico.
Lettera inviata da Roma il 5 maggio 1895. Lo scrivente ringrazia Gibelli per l’interesse dimostrato alla proposta della lettera precedente [lettera n. 58.1] e spera che Caruel si comporti nello stesso modo.
Lettera inviata da Roma il 27 aprile 1895. Lo scrivente, console generale, è stato a Melbourne per sei anni, dove ha potuto apprezzare il barone Ferdinand von Mueller, botanico a Vittoria e noto scienziato, sempre ossequioso alla famiglia reale italiana. Chiede a Gibelli, membro dell’Accademia dei Lincei, di proporre il von Mueller a socio dell’Accademia stessa. Con l’identico scopo ha scritto al professore Caruel.
Lettera inviata da Verona il 27 febbraio 1879. Goiran è stato nominato dal Consiglio municipale conservatore del museo veronese e vorrebbe costituire un erbario; dovrà pertanto incrementare le sue erborizzazioni. Ringrazia Gibelli della determinazione delle piante dubbie che gli aveva mandato. Seguono parecchie osservazioni su piante che sono state oggetto di scambio. Chiede a Gibelli esemplari di Primula elatior.
Lettera inviata da Verona il 9 gennaio 1879. Goiran manda a Gibelli alcune piante romane e lo prega di restituirgli gli esemplari unici. Vorrebbe conoscere le diagnosi di Gibelli sulle piante dubbie inviategli in passato. Gli farà avere radici con granulazioni di varie piante. La locale Accademia l’ha incaricato dell’elogio di Tonini, che farà avere a Gibelli non appena sarà stampato. Goiran ringrazia per l’invio di Paeonia peregrina; è diversa da quella del Veronese, che è del tutto glabra.
Lettera inviata da Verona il 3 dicembre 1878. Goiran ha spedito la terra e le piante, come aveva promesso. Esprime a Gibelli alcune idee personali sulla malattia del castagno.
Lettera inviata da Verona il 23 novembre 1878. Goiran spedirà a Gibelli campioni di terra dei boschi di castagno, come da lui richiesto. Gli farà anche avere alcune centurie di piante del Veronese, del Nizzardo e del Tirolo. Chiede scusa per gli errori e la mancata determinazione di piante critiche, però non dispone di esemplari tipici, né di libri e di figure. Goiran sta preparando Prodromus Florae Veronensis. Chiede in prestito alcune piante, soprattutto del genere Equisetum.
Lettera inviata da Verona il 31 ottobre 1878. Goiran comunica a Gibelli di avergli spedito un pacco di piante del monte Baldo e alcune anche del Nizzardo. Ha sunteggiato il lavoro sulla malattia del castagno e lo ha comunicato alla locale Accademia di Agricoltura. Ha avuto notizia che Gibelli si trasferirà a Padova o a Torino.
Lettera inviata da Verona il 12 gennaio 1878. Goiran ringrazia Gibelli dell’opuscolo sulla malattia del castagno; gli è parso di scorgere qualche accenno di tale malattia anche nel Veronese. Farà avere a Gibelli circa 300 piante del Veronese, in cambio di quelle da lui promessegli. Di Rigo e Porta gli farà avere le notizie richieste.
Lettera inviata da Verona il 6 novembre 1877. Goiran propone a Gibelli uno scambio di piante pavesi o dell’Italia centrale, con quelle doppie da lui raccolte sul Baldo e sui Lessini.
Lettera inviata da Verona il 21 gennaio 1881. Purtroppo Goiran non possiede l’Ortegia dichotoma, desiderata da Gibelli. Gli consiglia di chiederla a Negri di Casale oppure al dottor Rostan di Perrero (Pinerolo). E’ stanco, ma il mese prossimo si ritirerà in campagna e riprenderà gli studi all’aria aperta.