Lettera inviata da Klausenburg l’1 dicembre 1879. Kanitz si rallegra per il trasferimento di Gibelli a Bologna. Ha saputo che Bertoloni si è “portato via tutto”, il che potrebbe rappresentare un vantaggio, poiché Gibelli potrà partire da una tabula rasa e organizzare orto e laboratori secondo criteri moderni. Kanitz gli suggerisce alcuni fornitori di materiale didattico, che già lui utilizza nell’insegnamento.
Lettera inviata da Klausenburg senza data. Kanitz illustra in dettaglio il suo programma di insegnamento e le modalità con cui esso viene realizzato sia nella parte teorica sia nella parte pratica. Chiede a Gibelli se l’erbario di Bertoloni [Antonio senior] è rimasto all’Università [ il figlio Bertoloni Giuseppe è andato in pensione].
Lettera inviata da Klausenburg il 23 giugno 1877. La determinazione delle piante mandategli da Gibelli è imprecisa, poiché le differenze tra molte di esse riguardano il frutto, purtroppo assente negli esemplari esaminati. Kanitz assicura Gibelli che le cure termali di Karlsbad, dove ha intenzione di recarsi, sono molto efficaci.
Lettera inviata da Klausenburg il 28 dicembre 1876. Kanitz e signora augurano buon anno a Gibelli e consorte. Quanto prima cercherà di determinare le piante che Gibelli gli ha mandato. Kanitz pubblica un giornale botanico ungherese, su cui ha intenzione di recensire molto positivamente il Compendio di Gibelli.
Lettera inviata da Klausenburg l’11 luglio 1876, in cui Kanitz comunica a Gibelli che la prossima domenica sarà a Milano, dove spera di incontrare suo figlio. Ringrazia Gibelli e consorte per la calorosa accoglienza ricevuta a Modena.
Lettera inviata da Klausenburg il 29 maggio 1876. Kanitz comunica a Moris di avere sposato Maria Plotz. Verrà con la moglie in Italia e spera di incontrare Gibelli.
Lettera inviata da Klausenburg il 29 dicembre 1874. Kanitz fa a Gibelli gli auguri di fine anno. Si congratula con lui per lo stile perfetto della sua lettera scritta in tedesco [Gibelli se le faceva tradurre!] Spera di partecipare al congresso botanico di Firenze. Dice a Gibelli, che si deve essere lamentato di avere un collega molto pedante [si tratta di Garovaglio, collega di Gibelli a Pavia], che di professori pedanti in Germania ve ne sono a dozzine.
Lettera inviata da Klausenburg il 24 gennaio 1873. Kanitz ringrazia Gibelli per avergli mandato il fascicolo del Compendio. Quando riceverà le illustrazioni, farà una recensione sulla Gazzetta Botanica di Austria. Kanitz illustra brevemente il programma del suo laboratorio botanico. Chiede a Gibelli una biografia di Spallanzani.
Lettera inviata da Leida l’8 ottobre 1872. Kanitz non sa ancora quando dovrà tornare in patria. Fa a Gibelli alcune proposte di luoghi in cui potrebbero incontrarsi durante il suo viaggio, fornendogli indirizzi dove comunicargli le sue intenzioni.
Lettera inviata da Leida l’8 settembre 1872. Kanitz è tornato a Leida, ma si assenterà di nuovo per qualche settimana e pertanto non può fissare un appuntamento a Gibelli. Se gli serve una lettera di presentazione per De Bary, gliela preparerà volentieri. Kanitz prega Gibelli di fargli avere l’ultima pubblicazione di Garovaglio.
Lettera inviata da Bonn il 7 luglio 1871. Lo scrivente informa Gibelli che in Germania, se una persona vuole fornire al figlio un’eccellente istruzione, lo affida alla famiglia di un pastore protestante per 6 mesi o per un anno; in seguito lo iscriverà in una scuola pubblica. Il costo annuo si aggira sui 1000-1200 franchi. Seguono alcune indicazioni bibliografiche sul genere Callitriche. Kanitz propone a Gibelli un’edizione ungherese del suo Compendio, utilizzando le figure dell’edizione italiana. Nella parte finale della lettera [in lingua italiana] si parla di un prossimo viaggio a Londra, per visitare il Kew Garden.
Lettera inviata da Zurigo il 13 giugno 1896. Kaeser ritiene eccessivo il prezzo richiesto da Ferrari per ogni singolo esemplare di Hieracium, anche perché molte specie saranno comuni e lui già le possiede. Sarebbe disposto a pagare la cifra richiesta solo per le specie rare. Richiede pertanto a Ferrari un elenco degli esemplari che propone.
Lettera listata a lutto inviata da Ruvo di Puglia il 24 luglio 1897. Jatta sta ultimando la sua Sylloge lichenum italicorum e vorrebbe però consultare, prima della pubblicazione, le raccolte di Anzi conservate a Torino. Vorrebbe venire nella prima quindicina di settembre e chiede a Gibelli se la cosa è possibile, dato che si tratta di periodo di vacanze.
Lettera inviata da Zurigo il 23 settembre 1883. Jaggi finirà quanto prima di esaminare i frutti mandatigli da Gibelli. Gli chiede di procurargli il lavoro di De Notaris sulla Trapa.
Lettera inviata da Clevedon il 4 novembre 1893. Jackson si è ricordato che la Diplandra potamogeton poteva essere la stessa pianta di Bertero, di cui alla lettera n. 70.1. Consultando la nomenclatura di Steudel, Jackson ha trovato nel genere Luchia lo stesso numero di riferimento 225. Il problema può pertanto considerarsi risolto. Lo scrivente si scusa con Gibelli per averlo disturbato inutilmente.
Lettera dattiloscritta inviata da Clevedon il 26 ottobre 1893. Revisionando il manoscritto di Index Kewensis, Jackson si è imbattuto nel genere Luchla Steud., di cui non vi è descrizione, ma solo un rinvio alla collezione di Bertero, in cui è presente una pianta cui si è fatto riferimento per la formazione del nuovo genere. Vorrebbe informazioni su questo esemplare, definito “Potamogeton, Bert., herb. n. 225”.