Biglietto postale inviato da Helsingfors il 7 dicembre 1891. Lo scrivente ringrazia Gibelli per avergli fatto avere il lavoro sulle specie italiane di trifoglio.

Lettera inviata da Winterthur l’11 maggio 1897. Come già comunicato, lo scrivente verrà durante le vacanze ad esplorare le Alpi Cozie, per cercare le specie e le forme del genere Rosa. Inizierà da Bardonecchia, per scendere poi verso Susa e proseguire successivamente nelle valli di Locana, di Soana e di Aosta. Elenca alcune specie di Rosa, di cui chiede a Gibelli se esistono esemplari nell’erbario universitario. Vorrebbe avere il nome di una guida di Bardonecchia e di qualche hotel a Bardonecchia e a Susa. Gli servirebbe anche l’indirizzo di una ditta di Torino in cui poter acquistare carta per essiccare le piante, nel caso ne avesse bisogno.

Biglietto postale inviato da Winterthur il 21 febbraio 1897, in cui lo scrivente ringrazia Gibelli delle indicazioni ricevute.

Lettera inviata da Winterthur il 14 febbraio 1897. Lo scrivente chiede a Gibelli di consigliargli qualche pubblicazione di fitogeografia sulle Alpi Cozie e Graie. Ha infatti intenzione di studiare il genere Rosa della valle della Dora Riparia e vorrebbe conoscere la letteratura esistente sulla flora di questa valle.

Lettera inviata da Berlino il 15 ottobre 1889. Lo scrivente si complimenta con Gibelli e Belli per il loro lavoro su Trifolium. Ha inviato al signor Vallardi testo e illustrazioni di un suo lavoro per la pubblicazione.

Lettera inviata da Leida l’11 agosto 1872. Kanitz comunica a Gibelli che a Cannstatt presso Stoccarda vi è un ottimo istituto ginnasiale, che potrebbe andare bene per suo figlio. Per informazioni precise, potrebbe rivolgersi al professor Klose. Il clima a Stoccarda è assai migliore di quello di Monaco. Per quanto riguarda il lavoro da pubblicare in Germania, Gibelli dovrebbe preparare anche il disegno delle antere.

Lettera inviata da Londra il 20 luglio 1872. Kanitz comunica a Gibelli che la pianta che gli ha mandato è Tipuana speciosa; la determinazione è stata fatta dallo stesso Bentham al Kew Garden. Kanitz propone a Gibelli di collaborare in una sua opera, preparando i disegni.

Lettera inviata da Leida il 19 giugno 1872. Kanitz non scrive da parecchi mesi, perché impegnato a determinare le piante dell’Asia orientale. Ha ricevuto da Gibelli la monografia sui licheni e i fascicoli della flora italiana. Quando avrà tempo ne farà una recensione favorevole. Kanitz non accetterà un contratto con Vallardi, se non alle condizioni che ha posto. Se Gibelli verrà in Germania con il figlio, Kanitz potrebbe dargli un appuntamento a Lipsia. Se Gibelli vuole incontrare De Bary, gli farà avere il suo indirizzo, prima che si trasferisca definitivamente a Strasburgo.

Lettera inviata da Bonn l’1 marzo 1872. Kanitz ha la mano destra ferita e fa scrivere la lettera dall’amico Barbaglia. Non riesce a trovare la monografia di Weddell e prega Gibelli di informarsi se Mantegazza può averla dalla biblioteca granducale e prestargliela. Sta organizzando la pubblicazione di Flora Hungarica, in cui non si parlerà delle felci, che in Ungheria sono poco conosciute. Secondo Kanitz, se Gibelli avesse intenzione di approfondire i suoi studi in Germania, potrebbe andare dal professor De Bary, il quale ritiene che uno scienziato microscopista potrebbe in sei mesi perfezionarsi in micologia. Kanitz andrà a Leida per tre mesi.

Lettera inviata da Bonn il 3 dicembre 1871. Kanitz ritiene eccessivo il costo di stampa di Flora Hungarica, di cui vorrebbe avere 300 copie, anche perché non conosce ancora il nome di quanti sottoscriveranno l’acquisto. Fa una controfferta che gli pare equa. Kanitz ha scritto una recensione del Compendio di Gibelli, da pubblicare su La Flora di Regensburg. Ritiene Barbaglia uno dei chimici più valenti.

Lettera inviata da Bonn il 13 novembre 1871. Kanitz si offre per tradurre in tedesco la memoria di Gibelli su Tipuana Mantegazzae. Elenca i fascicoli del Compendio che gli mancano. Kanitz raccomanda a Gibelli di occuparsi a fondo delle Gimnospermae, che in Germania sono trascurate. Barbaglia a Bonn si trova bene.

Lettera (con passi in lingua francese) inviata da Bonn il 25 ottobre 1871. Kanitz si informerà su quali siano le materie scientifiche nelle scuole reali. Prega Gibelli di fargli avere la sua memoria sulla Tipuana Mantegazzae: gliela farà pubblicare sulla rivista locale. Proporrà Gibelli come membro corrispondente alla Reale Società Botanica di Regensburg. Vorrebbe pubblicare una Flora Hungarica. Kanitz farà avere a Gibelli una grammatica tedesca e sarà ben lieto di dare qualche lezione di lingua al figlio Raffaello.

Lettera inviata da Klausenburg, senza data. Kanitz chiede a Gibelli di fargli avere i fascicoli successivi al numero 12 del Compendio della Flora Italiana. Chiede il costo dell’opera che un suo amico vorrebbe acquistare.

Lettera senza data e località di invio. Kanitz fornisce a Gibelli alcune informazioni su vari tipi di microtomo.

Lettera inviata da Klausenburg il 9 maggio 1880. Kanitz è spiacente di non avere le piante richieste da Gibelli. Si rammarica del fatto che la città in cui abita non si occupi dell’Orto; per di più i visitatori distruggono tutto. Kanitz è disposto a pubblicare su una rivista locale qualche lavoro di Gibelli scritto in latino.

Lettera inviata da Klausenburg il 21 febbraio 1880. Kanitz prega Gibelli di trasmettere al dottor Vallardi un suo messaggio. Chiede a Gibelli chi lo ha sostituito a Modena e se Beccari ha lasciato la direzione a Firenze.

Lettera inviata da Stoccarda il 13 settembre 1871. Kanitz sta cercando in Germania un istituto che ospiti il figlio di Gibelli. Comunica quali possano essere i costi e quali tipi di studio possano essere frequentati.