Lettera inviata da Genova il 24 giugno 1885. Piccone sarà a Genova sino al 18 luglio per gli esami di licenza liceale; pertanto aspetta Gibelli a Genova. Ha saputo che è stato Baglietto a farlo escludere dalla commissione degli esami di Botanica [v. lettera n. 91.49].

Lettera inviata da Genova il 19 giugno 1885. Piccone spera di vedere Gibelli, perché avrebbe da dirgli alcune cose, che è meglio non rimangano scritte. Il nuovo provv.tore lo ha lasciato fuori dalla commissione per l‘esame di licenza ginnasiale e pertanto non potrà godere delle propine di esame. L’università lo ha messo nella commissione di esame di Mineralogia e non in quella di Botanica. Piccone non ne ha capito il motivo. Baglietto è sempre molto sgarbato con lui. Gestro e Parona gli hanno raccontato che agli esami di Botanica, Baglietto voleva assegnare i pieni voti a uno studente la cui prestazione era stata veramente meschina. Solo dopo una vivace discussione fu possibile convincerlo ad assegnare 24/100. Piccone elenca a Gibelli il nome dei commissari ordinari e supplenti per il concorso di Botanica a Genova.

Lettera inviata da Genova il 30 novembre 1881. Piccone è rientrato a Genova. Ha 14 ore e mezza di lezione alla settimana. Ha inoltre lezioni a Voltri e alla Scuola magistrale. Spedirà in giornata le radici di castagno raccolte, accompagnate da una memoria di Bertoloni e una di Casaretto. Tra poco entrerà in funzione l’acquedotto del Gorzente.

Lettera inviata da Genova il 31 maggio 1885. Piccone ha cambiato, senza aggiunta di spesa, il titolo unico di 20 obbligazioni con obbligazioni divise, in modo da poterle vendere, se necessario, più facilmente. Comunica a Gibelli i numeri stampati sulle singole obbligazioni. Spera di vederlo, se verrà a ritirare i titoli.

Lettera inviata da Genova il 26 maggio 1885. Piccone è finalmente riuscito a trovare i 20 titoli desiderati da Gibelli, al costo di 1100 lire cadauno, prezzo non eccedente il massimo stabilito dallo stesso Gibelli. Malinverni è stato a Genova. Ha fissato un appartamento ad Albissola, perché la bambina deve fare bagni di mare. Piccone sta studiando le alghe di Marcacci.

Lettera inviata da Genova il 17 aprile 1885. Purtroppo Piccone non riesce a trovare i titoli che interessano a Gibelli. Ha ricevuto dalla Société Dauphinoise molte piante, che in parte non possedeva. Dopo la Pasqua sono ricominciate le lezioni. Baglietto ha fatto la prima escursione con gli studenti; pare sia ritornato amico di Ardissone. Christ ha mandato a Piccone alcune alghe delle Canarie, tutte però già note per quelle località. L’unica non comune era Microdictyon umbilicatum.

Lettera inviata da Genova l’1 aprile 1885. E’ il giorno del pesce, però Piccone scrive a Gibelli seriamente: non è riuscito a trovare dai Buonguadagno i titoli da lui desiderati. La moglie di Gestro ha avuto un bambina.

Lettera inviata da Genova il 22 marzo 1885. Piccone è contento che Raffaello, il figlio di Gibelli, abbia trovato impiego. Ha ricevuto una lettera di Ceradini, che è molto impegnato con la sua invenzione, da cui spera di trarre profitto. Piccone disapprova le agitazioni degli studenti, perché a volte degenerano in violenze e assenza dalle lezioni. Baglietto è offeso con lui, perché partecipa al concorso di Genova: neppure lo saluta.

Lettera inviata da Genova il 14 marzo 1885. Gli studi di Piccone procedono lentamente. Se riuscirà ad ottenere la promozione alla 1° classe al liceo, si libererà delle sue collezioni, conservando solo le alghe, cui riserverà tutto il suo interesse. Piccone ha saputo che a Genova concorreranno anche Borzì e Licopoli. Non è riuscito a trovare un impiego all’Ansaldo di Genova per il figlio di Gibelli, Raffaello.

Lettera inviata da Genova il 17 febbraio 1885. Piccone ha saputo in via confidenziale che la facoltà ha scelto, tra i commissari per il concorso di Genova, Gibelli e come membro interno Issel, fortunatamente persona onesta. Piccone ne è soddisfatto. Anche Baglietto concorrerà. Piccone ha trovato ad Albissola Isactis plana, alga non ancora segnalata in Liguria. Sta studiando le alghe di Marcucci, che ora è nel Mar Rosso.

Lettera inviata da Genova il 5 gennaio 1885. Piccone ringrazia Gibelli per le informazioni sulle modalità di presentazione delle pubblicazioni per il concorso. E’ orgoglioso di aver ricevuto dal celebre Bornet parecchi suoi lavori. Piccone è irritato per una pubblicazione di Ardissone sulla ficologia mediterranea, redatta senza avere la documentazione necessaria. Ha avuto recentemente notizie di Ceradini e di Carestia, quest’ultimo sepolto tra neve e muschi.

Lettera inviata da Genova il 30 dicembre 1884. Piccone ha mandato a Caruel due suoi lavori, che vorrebbe presentare tra i titoli per il concorso di Genova [Caruel si occupava della redazione del Nuovo Giornale Botanico Italiano]. Piccone chiede a Gibelli informazioni precise sulle modalità di presentazione dei lavori: devono essere stampati oppure è sufficiente il manoscritto? Devono essere inviati con la domanda o soltanto prima del concorso?

Lettera inviata da Genova il 24 dicembre 1884. Piccone aggiorna Gibelli sull’andamento delle quotazioni dei titoli a Genova e sulle previsioni di guadagno di alcuni di essi. Piccone ha saputo dal deputato De Mari di essere stato promosso alla 2° classe; lui però aveva fatto domanda di essere collocato nella prima! Purtroppo l’ateneo genovese non è stato dichiarato di 1° classe; si sono pertanto creati grossi problemi economici. Le lezioni di Baglietto fanno cattiva impressione, poiché le legge; per di più gli sfuggono degli strafalcioni, che non sfuggono invece agli studenti. La moglie di Gestro gli sta preparando una sorpresa!

Lettera inviata da Albissola Marina il 21 ottobre 1881. Piccone farà avere a Gibelli radici di castagno raccolte ad Albissola, Chiavari e Polcevera. La sorella Nina è andata a Milano per un consulto da De Cristoforis; dovrà fermarsi in quella città una ventina di giorni.

Lettera inviata da Genova l’8 dicembre 1884. Piccone dà a Gibelli notizie della famiglia. Piccone prega Gibelli di segnalarlo al suo amico professore Scarenzio, per la promozione a professore di 1° classe delle scuole superiori [v. lettera n. 91.34]. Piccone ritiene di meritare tale riconoscimento, anche perché ha avuto l’idoneità al concorso di professore ordinario a Catania, università di prima categoria, e di essere stato nominato per acclamazione dottore collegiato all’università di Genova. Doria gli ha fatto leggere il primo fascicolo del secondo volume di Beccari sulla Malesia, intitolato Piante ospitatrici. Piccone ne è rimasto entusiasta. Manda a Gibelli esemplari doppi di alghe e restituisce a Mattirolo quelle che gli ha determinato.

Lettera inviata da Genova il 4 novembre 1884. Piccone ha comprato per Gibelli sette titoli della Città di Genova, per un totale di 7752 lire, da fare avere tramite vaglia a “Successori A. Buonguadagno, Genova”. Piccone ha mandato al ministero il suo curriculum per l’Accademia dei Lincei, per concorrere al premio destinato a lavori pubblicati da docenti di scuola secondaria. Ne manda una copia a Gibelli.

Lettera inviata da Albissola Marina il 31 ottobre 1884. Piccone riferisce a Gibelli l’andamento della Borsa a Genova e a Sampierdarena. A giorni tornerà a Genova e potrà acquistare titoli, se Gibelli lo desidera.

Lettera inviata da Albissola Marina il 21 ottobre 1884. Piccone ringrazia Gibelli per il suo interessamento. Per lo stesso fine, tra alcune settimane, se necessario, chiederà aiuto anche al deputato Boselli, che si dice essere molto influente. La malattia del castagno si è manifestata anche ad Albissola. Piccone sta raccogliendo prove che alcuni pesci contribuiscono alla diffusione di alghe. Ha trovato nell’intestino di un pesce salpa frammenti di Dictyota linearis, con frutti in perfetto stato. Elenca un certo numero di alghe di cui si nutre detto pesce. Piccone ha ricevuto l’ingiunzione di recarsi a Genova, anche se le lezioni non erano ancora iniziate. Tornato in città, ha trovato preside e professori, che erano stati sì a Genova, ma poi erano tornati in campagna…!

Lettera inviata da Albissola Marina il 13 settembre 1884. Piccone ha raccolto esemplari di Cakile maritima per Gibelli e ha mandato a Cappelletti la sua nota Istruzioni per le raccolte botaniche. Spera di venire nominato professore di liceo di 1° classe, anche perché tutti i giudizi dei vari ispettori e del preside sono sempre stati estremamente favorevoli. Sarebbe però forse utile avere qualche merito “di altro tipo! ...”. Vorrebbe poter rinunciare alle lezioni private, date solo per arrotondare il bilancio.