Lettera inviata da Pavia il 17 febbraio 1876. Gibelli ha proposto a Pirotta un posto di incaricato a Geologia e Mineralogia a Modena, ma lui risponde che preferisce dedicarsi alla Botanica. Il Professore, capo-partito tuttofare [Garovaglio] continua a imperversare. E’ falsa la notizia che il professor Pavesi voglia ritornare a Genova come ordinario.

Lettera inviata da Alessandria il 15 dicembre 1880. Pirotta ha ricevuto comunicazione dal ministero che entro la fine del mese dovrà prendere servizio come professore straordinario di Botanica e direttore dell’Orto botanico a Modena. Chiede pertanto a Gibelli consigli e suggerimenti su come dovrà comportarsi. Verrà a Bologna per parlarne con lui.

Lettera inviata da Alessandria il 3 dicembre 1880. Pirotta è sbalordito: si sarebbe accontentato della cattedra di Sassari, invece è stato dichiarato all’unanimità primo della terna sia per la cattedra di Sassari sia per quella di Modena. Non ha parole per ringraziare Gibelli, che era il relatore della commissione.

Lettera inviata da Alessandria l’8 novembre 1880. Pirotta si è trasferito ad Alessandria, il cui liceo, pur essendo di prima classe, non possiede un gabinetto di Scienze naturali. Gibelli si sta interessando per un eventuale trasferimento di Pirotta a Bologna; però sarebbe necessaria la disponibilità di Balestra di trasferirsi ad Alessandria, cosa assai improbabile. Pirotta andrebbe volentieri a Sassari, pur di togliersi dal liceo, che considera un domicilio coatto. Vi sarebbe la possibilità di una simile soluzione, se la commissione nominasse una terna vincitrice, in cui Pirotta avrebbe qualche probabilità di entrare.

Lettera inviata da Pavia il 5 ottobre 1880. Pirotta ha terminato la visita ai vigneti attaccati dalla Peronospora e comunica a Gibelli che sarà a Bologna tra due giorni, per parlargli di Garovaglio e di concorsi.

Lettera inviata da Pavia il 21 settembre 1880. A Pirotta è stato affidato dal ministro un posto di reggente al liceo di Ivrea, trasferito rapidamente ad Alessandria. E dire che a Bologna [dove è docente Gibelli] era libero un posto, che è stato affidato al professor Balestra, sino ad allora docente a Ivrea.

Lettera inviata da Pavia l’1 agosto 1880. Sorprendentemente Garovaglio ha incaricato Pirotta di continuare il lavoro di Penzig, consistente nel riordino degli erbari e nella revisione dei cataloghi dell’orto. Pirotta invierà presto a Caruel un lavoro su alcune specie di Peziza; ha poi intenzione di preparare una flora delle risaie. Sa per certo che Cattaneo non si presenterà al concorso per la Stazione agraria di Modena; concorrerà invece per la cattedra di Sassari, però soltanto per avere l’idoneità, non avendo intenzione di trasferirsi in quella città. Pirotta ha saputo che il conte Trevisan è stato respinto in tutti i concorsi in cui si è presentato.

Lettera inviata da Strasburgo il 13 luglio 1880. Pirotta ha saputo dal senatore Cantoni che Trevisan e Mori concorreranno solo a Modena e pertanto c’è qualche speranza per lui per l’altra cattedra. Pirotta potrebbe anche fruire di un posto di straordinario all’estero, ma non sa se accetterà.

Lettera inviata da Strasburgo il 9 luglio 1880. Pirotta ha abusato delle sue forze, lavorando ininterrottamente per otto mesi e ora non è più in grado di continuare. Lascerà Strasburgo, poiché ormai si sente autonomo. Difficilmente accetterà il posto di assistente offertogli da Gibelli, data l’esiguità dello stipendio, insufficiente a mantenere la sua numerosa famiglia. Sentirà prima da Garovaglio se è ancora possibile una sua sistemazione al laboratorio crittogamico.

Lettera inviata da Strasburgo il 20 giugno 1880. Pirotta ha spedito i suoi titoli per i due concorsi, su cui spera molto, essendo poco probabile che Garovaglio lo voglia ancora a Pavia. Ha saputo che anche Penzig e Massalongo concorreranno. Pirotta riferisce a Gibelli dettagli su alcune specie di Peziza che ha studiato. Un autore tedesco ha annunciato la scoperta di Cycloloma platyphyllum su un campione di sabbia del Po, inviatogli da Penzig. Pirotta ha avvertito quest’ultimo che la specie era già stata trovata da Gibelli tempo addietro. I tedeschi credono di fare sempre loro le scoperte!

Lettera inviata da Strasburgo il 17 maggio 1880. Pirotta, su consiglio di Gibelli e di alcuni amici, avrebbe intenzione di concorrere per la cattedra di Sassari e per quella di Modena, anche perché ha ormai superato l’età per potere ottenere una borsa di perfezionamento all’estero. Accetterebbe pertanto anche Sassari, anche se manca un orto botanico e l’istituto non possiede neppure libri. Pirotta teme però che i suoi titoli non siano sufficienti. Per fortuna rimarrebbe il posto di assistente propostogli da Gibelli.

Lettera inviata da Strasburgo il 18 aprile 1880. Pirotta ritiene che Garovaglio, se lui ritornasse in Italia, difficilmente lo rivorrà a Pavia e d’altra parte non si sente di stare un altro anno ancora in Germania, lontano dalla famiglia. Pirotta elenca a Gibelli alcune difficoltà che recentemente hanno ostacolato le sue ricerche.

Lettera inviata da Strasburgo il 4 aprile 1880. Pirotta ha fatto domanda per il rinnovo della borsa per Strasburgo. Spera al ritorno di trovare un impiego che gli consenta di continuare gli studi e gli garantisca un compenso decoroso. Garovaglio gli fa ora molta pena, poiché ha saputo da Pavesi e da Cattaneo che la sua seconda figlia è gravemente ammalata e per lei non c’è più speranza. Cattaneo ha concorso, oltre che per l’ospedale di Varese, anche per la direzione della Stazione agraria di Modena. Vuole fare “il botanico e il medico”! Pirotta ha saputo che Saccardo e Penzig hanno intenzione di preparare una Sylloge fungorum omnium. Pensa che Gibelli sia al corrente della morte di Schimper.

Lettera inviata da Pavia il 7 febbraio 1876. Pirotta ringrazia Gibelli per il lavoro sulle foglie di Empetrum e si congratula con lui per gli apprezzamenti che riceve da colleghi e istituzioni. Canepa vorrebbe inviare a Pedicino bulbi di Vallisneria, invece delle piante, più delicate nel trasporto. Pirotta avrebbe intenzione di mandare a Caruel le prime tre centurie di funghi pavesi, da pubblicare sul Giornale Botanico.

Lettera inviata da Strasburgo l’1 marzo 1880. Pirotta ha tardato a scrivere a Gibelli, perché, avendo il fratello minore che lo fa disperare, ha impiegato molto tempo a preparare i documenti per farlo entrare volontario nell’esercito. A Strasburgo è scomparso il gelo, ma il tempo è sempre uggiosissimo. Dovrebbe presto arrivare Stahl, nominato professore straordinario di Botanica. Pirotta ha seguito con attenzione le lezioni di De Bary sulla morfologia degli organi vegetativi delle piante. Ha saputo che al suo posto è andato un certo dottor Bergonzi; evidentemente Garovaglio non vuole che ritorni a Pavia. Pirotta chiederà al ministro la riconferma per la borsa all’estero di un altro anno.

Lettera inviata da Strasburgo il 15 gennaio 1880. Pirotta fa una dettagliata descrizione delle modalità di allestimento di buoni preparati microscopici utilizzate da De Bary. Seguono indicazioni sul modo migliore di ottenere preparati sottili, tagliandoli a mano con un rasoio oppure utilizzando il microtomo.

Lettera inviata da Strasburgo il 20 dicembre 1879. Pirotta manda a Gibelli gli auguri per il nuovo anno. A Strasburgo il freddo è molto intenso: il giorno 10 gennaio il termometro segnava -29°. Pirotta ha saputo che Garovaglio ha chiesto sue notizie. Lui tornerebbe volentieri a Pavia, nonostante Garovaglio, perché il laboratorio crittogamico dispone di notevoli risorse bibliografiche. Non sarà però certamente lui a chiederlo, visto che quando è partito per Strasburgo “Garovaglio non gli ha detto neanche crepa”.

Lettera inviata da Strasburgo il 3 dicembre 1879. Pirotta ringrazia Gibelli, che lo tiene aggiornato sull’andamento delle cose universitarie di Modena. Ha saputo che il laboratorio crittogamico di Pavia è prossimo alla fine, poiché Cattaneo non è in grado di reggerlo da solo. Pirotta invita Gibelli a non prendersi troppa cura della bile di Bertoloni.

Lettera inviata da Strasburgo il 23 novembre 1879. Pirotta è stato accolto a Strasburgo da De Bary molto gentilmente; ha un posto tutto per sé e può lavorare tranquillamente. Nel laboratorio lavorano ricercatori di varie nazionalità; vi è anche il dottor Mattirolo. Pirotta sta studiando il funzionamento degli organi della fecondazione nella Peronospora. Chiede a Gibelli di tenerlo aggiornato sulle novità dei concorsi universitari.

Lettera inviata da Pavia il 28 ottobre 1879. Pirotta ritiene che Gibelli riuscirà a riordinare rapidamente l’Orto botanico di Bologna, che ha trovato in pessime condizioni. Saccardo ha proposto Penzig come assistente. Il laboratorio crittogamico di Pavia finirà per chiudere: Pirotta sta per andare a Strasburgo e Cattaneo sta cercando un posto di medico per potersene andare.