Rees Maximilian (Friedrich Timotheus Ferdinand Maria), 94
- IT ORTOUT GIBELLI Corr. Rees, 94
- Unità archivistica
- 1891
Parte diOrto botanico
931 risultati con oggetti digitali Mostra i risultati con gli oggetti digitali
Rees Maximilian (Friedrich Timotheus Ferdinand Maria), 94
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Beirut il 16 gennaio 1893. Post manda a Gibelli un esemplare di Trifolium, trovato in Palestina, che non ha rinvenuto tra le specie descritte in Flore Orientale di Boissier. Chiede un suo parere.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Beirut il 24 maggio 1892. Post ringrazia Gibelli della monografia sul genere Trifolium. Gli manderà i trifogli raccolti durante le sue erborizzazioni.
Parte diOrto botanico
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Montpellier il 28 novembre 1878. Planchon ha letto attentamente il lavoro di Gibelli e Antonelli sulla malattia del castagno. Non è però d’accordo sull’impoverimento del terreno di acido fosforico e di potassio come causa della malattia. Ritiene invece che si tratti di un parassita. La malattia si diffonde lentamente da un singolo albero a quelli vicini, come succede per la vite con la filossera, da lui scoperta nel 1868: si tratta del comportamento tipico delle malattie contagiose. Altro elemento in favore del parassitismo è la rapidità di sviluppo della malattia nel singolo albero; l’impoverimento del terreno avviene invece molto lentamente. Planchon critica anche i rilievi sul potassio fatti da Gibelli.
Parte diOrto botanico
Proseguimento da parte di Pirotta del lavoro sulle Oleaceae.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 2 gennaio 1883. Pirotta sta continuando il lavoro sulle Oleaceae. Rinnova gli auguri a Gibelli per l’anno nuovo.
Intenzione di Pirotta di occuparsi di geografia botanica.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 29 dicembre 1882. Pirotta ringrazia Gibelli, che non ha voluto che contribuisse alla spesa della pubblicazione sulla Flora del Modenese. Gandoger ha chiesto di diventare membro onorario della Società dei Naturalisti. La società è però senza soldi e i lavori di Gandoger sono sempre così lunghi! Pirotta avrebbe intenzione di occuparsi di geografia botanica.
Incertezze sui concorsi universitari.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 12 dicembre 1882. E’ arrivata la fattura di 171 lire del lavoro sulla Flora del Modenese. Pirotta elenca una serie di incertezze relative ai concorsi in atto e chiede a Gibelli se pensa di andare a Torino.
Irritazione di Pirotta per Comes.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena l’11 dicembre 1882. I coloranti per Gibelli tardano ad arrivare e pertanto occorrerà rinviare gli esperimenti. Comes dovrebbe avere mandato a Gibelli il lavoro sul male nero. Pirotta è arrabbiatissimo con Comes, che non ha tenuto conto delle sue ricerche sull’argomento. Si crede di essere il primo botanico d’Italia e tratta tutti gli altri “come teste di cazzo”.
Affidamento a Briosi della cattedra di Pavia.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 24 novembre 1882. Saccardo ha riferito a Pirotta come Cantoni, nonostante le assicurazioni precedenti, abbia preferito Briosi come professore di Botanica a Pavia. Scriverà a Cantoni per avere spiegazioni. Pirotta suggerisce a Gibelli di interessare Bizzozero, se desidera avere la cattedra di Torino.
Appoggio di Saccardo a Pirotta per il concorso di Pavia.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 13 novembre 1882. Penzig ha fatto sapere a Pirotta che Saccardo è disposto ad appoggiarlo al concorso di Pavia, se altra persona influente fosse d’accordo. Prega pertanto Gibelli di conferire con Saccardo per prendere accordi.
Decisione di Gibelli di concorrere per la cattedra di Torino.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 4 novembre 1882. Pirotta si rallegra con Gibelli, perché ha deciso di concorrere per la cattedra di Torino, sede prestigiosa. Troverà un valido collaboratore in Mattirolo. Pirotta ha fatto alcuni esperimenti con i coloranti che interessano a Gibelli, con risultati alquanto scadenti, di cui riferisce alcuni particolari. Ferrari ha spedito il pacco di piante per la Società Elvetica.
Materiale per individuare i cristalloidi nei semi di castagno.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 25 ottobre 1882. Pirotta preparerà per Gibelli la lista dei colori e dei reagenti, utili a individuare i cristalloidi nei semi del castagno. Ha spedito alla moglie di Gibelli, Costanza, alcune piante di edera.
Suggerimenti bibliografici di Pirotta a Gibelli.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 22 ottobre 1882. Il fratello si è sistemato e pertanto Pirotta non deve più preoccuparsi di mantenerlo. Vengono fornite a Gibelli informazioni su alcuni libri che trattano di Desmidieae e di Oedogonieae e dei colori di anilina.
Parte diOrto botanico
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 9 ottobre 1882. Sono arrivate a Pirotta le 150 copie della Flora del Modenese. Aspetta a distribuirle, per i motivi esposti nella lettera n. 91 bis.87. Vengono elencate le voci che corrono, a proposito dei concorsi: Comes a Torino, Pirotta a Pavia, Briosi a Portici al posto di Comes. Licopoli, che aspira a succedere a Napoli a Cesati, dovrà aspettare ancora un po’. Pirotta si sta ora occupando di bibliografia, sinonimia e distribuzione geografica dei trifogli e continua a lavorare sulle Oleaceae.
Delusione di Pirotta per il mancato trasferimento a Modena.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Pavia il 20 agosto 1876. Pirotta è dispiaciuto che non sia più disponibile la sistemazione a Modena, propostagli in precedenza da Gibelli. Pirotta lo prega di sentire da Scarenzio se non esista la possibilità di sistemarsi in qualche liceo, anche meridionale, purché situato in una città di un qualche rilievo.
Malattia della vite nell’Albese.
Parte diOrto botanico
Lettera intestata “Regia Università Modena - Direzione Orto Botanico”, inviata da Modena il 2 ottobre 1882. Pirotta è stato dal conte Rovasenda e poi ad Alba a vedere viti malate, che esaminerà con calma, trattandosi di malattia da lui mai osservata. Manda a Gibelli, per il suo erbario, un pacco di piante del Modenese. Pirotta è sempre impaziente di sapere notizie sul concorso.
Timori di Pirotta per il concorso di Pavia.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 24 settembre 1882. Pirotta è preoccupato per le ultime notizie sul concorso di Pavia, non potendo più contare sull’appoggio di Pedicino, che si è ritirato. Se il sostituto sarà Caruel, non si tratterà certo di un commissario a favore, non essendosi mai occupato di crittogame. Pirotta andrà presto a Verzuolo dal conte Rovasenda, per vedere le viti malate. Ferrari non ha ancora avuto la lista delle piante per la Società Elvetica.
Speranze di Pirotta per il concorso di Pavia.
Parte diOrto botanico
Lettera inviata da Modena il 16 settembre 1882. Pirotta ha saputo da Pavesi che la commissione per il concorso di Pavia si riunirà il giorno 24. Spera di avere l’appoggio di Gibelli e di Pedicino. Dovrebbe avere già avuto una raccomandazione da Pavesi e dal marchese Doria. La commissione potrebbe dire che Pirotta si è poco occupato di Fanerogame. Gibelli potrebbe però far sapere che Pirotta sta per pubblicare un lavoro sulla Flora del Modenese, senza ovviamente dire che è stata preparata in collaborazione con lo stesso Gibelli.