Cartolina postale inviata da Firenze il 2 dicembre 1887. Tanfani trascrive la descrizione in latino del Trifolium dipsaceum, ricavata dall’opera di Thillier. E’ in attesa della Campanula che Gibelli gi ha annunciato.

Lettera inviata da Melk il 15 aprile 1882, in cui Strobl comunica a Gibelli di avergli spedito i suoi lavori sull’Etna e sui monti Nebrodi. Chiede se non sia possibile pubblicarli in Italia gratuitamente.

Lettera inviata da Bonn il 27 febbraio 1895. In base alle informazione avute da Gibelli, Strasburger si è reso conto che il passaggio del colle di Tenda con la moglie nella prima metà di marzo sarebbe una stravaganza. Andranno a Nizza per altra via. Potrebbe valicare il colle al ritorno verso il 20 aprile, però – ahimé! – la moglie vuole andare a Firenze e pertanto si passerà per Genova.

Lettera inviata da Bonn il 18 febbraio 1895. Strasburger l’anno passato ha rinunciato per il maltempo al viaggio verso Nizza, attraverso Torino, Cuneo e il colle di Tenda. Vorrebbe riprovarci quest’anno e chiede a Gibelli se a suo avviso il colle sarà percorribile alla metà di marzo. Vorrebbe andare con sua moglie; sarebbe bello percorrere in carrozza quelle montagne.

Lettera inviata da Figueira La Foz [Portogallo] il 2 agosto 1888. Sousa ringrazia Gibelli per avergli fatto avere le pubblicazioni sulla malattia del castagno. I sintomi e le fasi della malattia sono in Portogallo gli stessi di quelli presenti in Italia. In una prossima escursione raccoglierà radichette delle piante malate e gliele farà avere. In Portogallo il castagno è un albero di montagna, che la coltura ha trasportato a zone collinari, dove però le piante sono più deboli. I ceppi infatti, arrivati a 50 anni, non ributtano più, mentre dal ceppo di alberi secolari cresciuti più in alto crescono getti molto robusti.

Lettera inviata da Figueira La Foz [Portogallo] il 21 aprile 1888. Gibelli ha proposto a Sousa scambi di piante. Quest’ultimo gli risponde che dispone di ben poche cose, però ne ha parlato con il professore di Botanica e Direttore del giardino botanico di Coimbra, Julio Henriques, il quale si è dichiarato ben disposto a scambiare piante del Portogallo con piante italiane.

Lettera inviata da Figueira La Foz [Portogallo] il 2 marzo 1888. Sousa (de) ha avuto in prestito dal signor Piccioli le pubblicazioni di Gibelli sulla malattia del castagno. Poiché non le possiede, gli chiede se gliene potesse fare avere una copia, possibilmente in lingua francese. Non lo conosce personalmente, ma tutto ciò che riguarda le malattie del castagno lo interessa, essendo un forestale. In alcune zone del Portogallo la pianta è addirittura scomparsa. Pensa che la malattia sia la stessa di quella italiana. Manderà a Gibelli piccole radici e altri organi degli alberi malati.

Cartolina postale inviata da Firenze il 27 dicembre 1896. Caruel è in pessime condizioni di salute. In facoltà si sta discutendo sul suo successore. Delpino ci terrebbe molto.

Lettera inviata da Firenze il 19 dicembre 1896. Sommier ha confrontato il Senecio calvescens Mor. et De Not. inviatogli da Gibelli con analoghi esemplari da lui trovati all’isola Capraia. Ritiene che la pianta in esame sia un ibrido di S. cineraria con S. erraticus. I fogli oggetto di osservazione contengono però anche capolini di S. calvescens, per cui è probabile sia stata fatta confusione. Sommier si sta occupando della flora delle isole toscane ed è già stato due volte alla Capraia.

Cartolina postale inviata da Firenze il 6 settembre 1896. Sommier ha ricevuto da Gibelli le piante dell’erbario Moris che aveva richiesto. Le tratterrà più a lungo del previsto, perché deve andare in Germania. Gli spiace che Gibelli non venga a Pisa alla riunione dei botanici. E’ stato a Capraia dove ha ritrovato la Cineraria calvescens, ma non la Crepis insularis [v. scritto n. 105.6].

Cartolina postale inviata da Firenze il 27 agosto 1896. Sommier chiede a Gibelli se nell’erbario Moris si trovano Crepis insularis e Cineraria calvescens.

Lettera inviata da Firenze il 12 luglio 1892. Sommier spedisce a Gibelli un pacco di trifogli italiani. Se c’è roba inservibile, la si può buttare via. Gli fa avere anche gli esemplari di Trifolium da lui raccolti nel Caucaso, con l’elenco di quelli che Gibelli può trattenere. Levier è a Bormio alle terme, a godersi il fresco dei monti.

Cartolina postale inviata da Firenze l’1 luglio 1892. Sommier manderà a Gibelli gli esemplari italiani di Trifolium in suo possesso, per farne una revisione. Accluderà un elenco di quelli che Gibelli può trattenere. Manda i saluti a Belli, che non conosce ancora personalmente.

Lettera inviata da Firenze il 27 giugno 1892. Sommier informa Gibelli che nel fascicolo del suo lavoro sui trifogli vi è una tavola doppia, però la precedente è mancante e vorrebbe gli fosse spedita. Chiede se sono germinati i semi inviati l’anno precedente.

Lettera senza località di invio, spedita il 23 aprile 1891. Sommier spedisce a Gibelli i semi richiesti di trifogli. Ha inviato da Firenze circa 700 cartine di semi a Correvon (Ginevra), Dammon (Napoli), Barbey (successore di Bonnier), Leichtlin (Baden-Baden). Se a Gibelli interessano, Sommier potrebbe fargli avere esemplari secchi di Trifolium ambiguum e T. canescens.

Lettera inviata da Firenze il 5 aprile 1880. Gibelli è arrivato da poco a Bologna e Sommier gli chiede se può procurargli l’indirizzo degli orticoltori e dei capi giardinieri bolognesi, che vorrebbe invitare alla prossima esposizione di orticoltura. Sommier farà un viaggio in Siberia. Segue un breve elenco di piante che Gibelli ha richiesto.