Cartolina postale inviata da Neuchatel il 4 novembre 1889. Tripet ha spedito a fine settembre una cassa di piante provenienti da scambi. Seguono precisazioni sul debito di Gibelli.

Cartolina postale inviata da Parigi il 24 luglio 1889. Tripet ha già spedito a Gibelli 78 colli; ne rimangono ancora una trentina. E’ stato a Parigi per l’esposizione, dove ha conosciuto Cornu e Duval, segretario della Société botanique de France.

Lettera inviata da Neuchatel il 9 giugno 1888. Tripet annuncia a Gibelli l’invio di 358 piante frutto di scambi, assieme ad alcuni altre di Cogne, tra cui Sempervivum Gaudini. E’ riconoscente per l’aiuto ricevuto in occasione della fondazione del piccolo orto botanico locale. Segue una sintesi dei debiti di Gibelli.

Lettera listata a lutto inviata da Neuchatel l’8 gennaio 1887. Tripet ringrazia Gibelli per le piante ricevute. Ha intenzione di visitare quanto prima la valle di Cogne e le valli valdesi; passerà per Torino e farà volentieri la sua conoscenza. E’ terminata la costruzione del Giardino botanico di Neuchatel. Tripet ha ricevuto piante vive e semi da tutta Europa. La società di scambi da lui fondata è al momento formata da 45 soci. Si attende ancora l’iscrizione di Gelmi (Trento), Porta, Todaro, Favrat, Masson, Roth, Wahlstedz e Pons. E’ pervenuta anche l’adesione di Eugenio Cansella, farmacista di Cagliari, il quale non conosce il nome delle piante, ma il suo contributo è prezioso, perché può inviare esemplari di una regione estremamente interessante. Tripet chiede a Gibelli a chi può mandare le crittogame da determinare. Forse a Saccardo? Avrebbe tempo Gibelli a determinare le fanerogame sarde? Potrebbe indicargli il titolo di una flora della Sardegna? Gennari ha pubblicato qualcosa? Cornaz avrà fatto sapere a Gibelli della morte di Morthier? Tripet gli chiede ancora quali sostanze usa per disinfestare le piante raccolte

Lettera su carta intestata “Corriere della Sera – Direzione”, inviata da Milano il 5 novembre 1882. Torelli concorda sul fatto che il partito moderato sia attualmente in crisi, perché troppo ancorato alla tradizione. Le elezioni sono state una dura lezione. A Milano vi sono molti operai, anche colti e intelligenti; però sono caduti in balia del Secolo [quotidiano milanese di orientamento democratico, fondato nel 1866; negli anni a cavallo del XIX e XX secolo fu il giornale più venduto in Italia] e di una sua istituzione, il Consolato Operaio. Però l’associazione di Mutuo Soccorso è in mano ai moderati e presieduta da Visconti Venosta, fratello del ministro. Torelli si è sempre solo preoccupato di contrastare il Secolo ed è tuttora contrario alla fondazione di un giornale “Contro-Secolo”. Certamente occorre fare qualcosa a beneficio della classe operaia, che peraltro a Milano beneficia già di agevolazioni di ogni specie. Occorre comunque gradualità e prudenza, onde evitare che l’interesse per gli operai sia considerato effetto delle ultime elezioni.

Cartolina postale inviata da Palermo il 14 maggio 1886. Todaro farà avere a Gibelli i semi di Reaumuria, quando la pianta sarà fiorita. Vorrebbe avere l’Iris triflora Balb.; chiede se viene coltivata nel giardino torinese. Manda a Gibelli una copia dell’indice delle centurie da lui pubblicate.

Lettera inviata da Gorizia (allora Austria) il 12 luglio 1884. Thuemen sta preparando una collezione di funghi orticoli. Chiede a Gibelli se gliene può inviate 40 esemplari di ogni specie. Il compito non dovrebbe essere eccessivamente gravoso, poiché Gibelli si occupa da tempo di parassiti delle vigne. Chiede l’elenco delle specie che gli può fare avere.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) il 19 ottobre 1879. Lo scrivente comunica a Gibelli di avergli spedito alla Stazione agraria di Modena la seconda parte della collezione di funghi prodotti con tecniche agrarie.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) l’8 ottobre 1879. Lo scrivente comunica a Gibelli che tra un mese sarà disponibile la seconda parte della pubblicazione sui funghi coltivati.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) il 14 novembre 1878. Lo scrivente comunica a Gibelli [a Modena] di avergli spedito la prima parte della collezione di funghi coltivati, con acclusa la fattura.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) il 2 gennaio 1878. Thuemen manda a Gibelli la copia delle etichette dei funghi austriaci della settima decade.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) il 5 dicembre 1877. Lo scrivente ringrazia Gibelli del ritratto che gli ha mandato. Gli fa avere alcuni lavori sulla Boesleria; prossimamente ne uscirà una monografia. Thuemen afferma di avere esaminato moltissimi campioni di castagni malati e di non avere trovato funghi: è pertanto convinto che la malattia non sia di origine micotica. Ha comunque un amico chimico che vorrebbe occuparsi della questione. Thuemen prega pertanto Gibelli di mandare, se crede, una notevole quantità di radici di piante malate e sane.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) l’11 novembre 1877. Lo scrivente ringrazia Gibelli dell’invio di radici del castagno e delle due pubblicazioni sull’argomento.

Lettera inviata da Klosterneuburg (Vienna) il 19 giugno 1877. Lo scrivente ha mandato a Gibelli una brochure delle terme di Karlsbad. Lo ringrazia per gli esemplari di Claviceps inviatigli. Desidera sapere se i funghi trovati da Gibelli sulle radici del castagno hanno già ricevuto un nome; ne gradirebbe un esemplare. Spera di vederlo in Austria ad agosto.

Lettera su carta intestata “Koenigl. Botanisches Museum”, inviata da Berlino l’1 febbraio 1893. Taubert spedisce a Gibelli, come richiesto, alcuni esemplari di Trifolium calocephalum. Chiede a Gibelli se gli può fare avere il suo lavoro sui trifogli, poiché deve collaborare al lavoro di Engler, occupandosi delle Leguminosae.