- IT ORTOUT GIBELLI Corr.Mueller, 88 bis
- Unità archivistica
- 1882 - 1883
Parte diOrto botanico
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Lettera inviata da Zurigo l’8 giugno 1896. Kaeser si interessa del genere Hieracium; ha saputo che Ferrari è disponibile a raccogliere esemplari per altri, come fa con Siegfried con le Potentillae. Prega Gibelli di fare da intermediario presso Ferrari.
Ringraziamenti per l’arrivo degli esemplari richiesti.
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Biglietto postale inviato da Montpellier il 19 giugno 1897. Decrock ha ricevuto da Gibelli la Lubinia atropurpurea richiesta e lo ringrazia. Lo prega ancora di mandargliene un esemplare quando sarà in frutto.
Richiesta di un esemplare di Lubinia atropurpurea e L. mauritiana.
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Biglietto postale inviato da Montpellier il 14 giugno 1897. Lo scrivente chiede a Gibelli un frammento fiorito di Lubinia atropurpurea Link. Otto e di L. mauritiana Spr., citate nel catalogo dell’orto torinese.
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Attività di Cooke e programmi per il futuro.
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Lettera senza data e località di invio. Cooke, come ha scritto il giorno precedente al professore Giacosa, non scrive a Gibelli da parecchi mesi. Si è ritirato dal servizio per il Governo delle Indie e attualmente dipende dall’Istituto Imperiale come vice-direttore tecnico. Comunica il proprio indirizzo privato [a questo punto della lettera è presente un piccolo spazio lasciato libero dalla scrittura originale, in cui è scritto, di grafia Gibelli, un indirizzo di Londra]. Cook è molto impegnato ad esaminare vari prodotti delle Indie; sarà aiutato dal professor Giacosa per l’esame di alcune droghe. Spera che il dottor Berta sia in buona salute. Cooke pensa di non ritornare in India. Per il momento non crede di poter venire a Torino, di cui ha un gradevole ricordo. Prega Gibelli di ricordarlo alla sua signora [la frase di saluti seguente è interrotta; non è presente la firma].
Ringraziamenti per i pacchi di piante ricevuti.
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Lettera inviata da Londra il 23 maggio 1893. I signori Curtis hanno informato Cooke dell’arrivo di quattro pacchi di piante italiane. Cooke ringrazia Gibelli. Aprirà i pacchi quando avrà un recapito fisso. Ha scritto al signo Woodson che si accorderà con il dottor Berta per completare la collezione di piante per Torino. Ossequi alla signora Gibelli e saluti ai dottori Berta e Mattirolo.
Invio da Bombay di una cassa di piante.
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Lettera inviata da Poona (India) il 26 marzo 1893. Cooke ha mandato all’agente della compagnia Rubattino una cassa di esemplari botanici per l’Università di Torino, che dovrebbe partire da Bombay il 6 aprile con il Domenico Balduino. Gibelli dovrebbe farsi carico del materiale, quando sarà arrivato a Genova. Sulla stessa nave Cooke lascerà Bombay e a fine aprile passerà a Torino per incontrare Gibelli, al quale affida una lettera per il dottor Berta, conosciuto in India, di cui non conosce l’indirizzo.
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Dono all’Università di una collezione di conchiglie e molluschi.
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Lettera inviata da Chioggia il 10 febbraio 1884. Chiamenti ha avuto una menzione onorevole all’Esposizione universale di pesca di Berlino per la sua collezione di conchiglie e molluschi commestibili. Il rettore, professore D’Ovidio Enrico, se fosse interessato, potrebbe acquisire questa collezione, per inserirla tra quelle universitarie.
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Lettera inviata da Chioggia il 9 febbraio 1884. Lo scrivente fa avere a Gibelli alcune piante dubbie.
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Invio di un lavoro sul genere Ruscus per la pubblicazione.
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Lettera inviata da Chudenie bei Klattau (Boemia) il 27 luglio 1895. Lo scrivente è dispiaciuto del cattivo stato di salute di Gibelli. Dal lavoro sulla Trapa ha imparato ad apprezzare il suo eccezionale talento. Gli spedisce la sua ricerca sul genere Ruscus, da pubblicare dove Gibelli ritenga opportuno. Piacerebbe a Celakovski che la legge fitostatica venisse resa nota anche in Italia.
Embriologia delle monocotiledoni.
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Lettera inviata da Praga il 23 aprile 1895. Lo scrivente ha letto attentamente il lavoro di Gibelli sull’embriologia della Trapa e risponde ad alcuni quesiti che gli sono stati posti. Segue una lunghissima e dettagliatissima serie di osservazioni sull’embriologia delle monocotiledoni, corredata da schizzi a penna.
Celakovski, Ladislav Franz, 33
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Lettera inviata da Messina l’1 maggio 1884. Borzì restituisce a Gibelli l’elenco delle piante che gli sono state offerte. Ha segnato quelle che gli interessano; di esse si accontenterebbe anche solo dei semi. Si rammarica dell’esito del concorso a Napoli, dove il parere del solo rappresentante della facoltà è riuscito a prevalere su quello degli altri commissari. Borzì si è ormai rassegnato a rimanere professore straordinario; a Messina si trova male sia moralmente che materialmente. La sua speranza per il concorso di Bologna svanirà se Delpino sarà tra i concorrenti a quel posto.
Proposta di scambio di piante.
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Lettera intestata “R. Università di Messina - Orto Botanico”, inviata da Messina il 4 aprile 1884. Borzì ringrazia Gibelli per le piante che gli ha fatto avere. Vorrebbe poter ricambiare il dono con piante o semi di piante siciliane. Si parla dei concorsi di Griffini e di Delpino.
Spedizione di alghe a Gibelli.
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Lettera inviata da Messina il 21 dicembre 1883. Le ricerche di Borzì in mare hanno dato scarsi frutti. Ha comunque spedito a Gibelli gli esemplari di alghe che è riuscito a trovare, di cui elenca i generi. Ringrazia per i semi ricevuti.
Richiesta di Gibelli di alghe fresche.
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Lettera inviata da Messina il 23 novembre 1883. Borzì ha avuto notizie di Gibelli dall’amico Griffini. Cercherà di procurare a Gibelli esemplari di alghe fresche, per dimostrazioni agli studenti. Desidererebbe avere semi di vario genere, da piantare nell’orto botanico, da poco avviato.
Situazione scadente dell’Orto botanico di Messina.
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Lettera inviata da Messina il 5 marzo 1883. Borzì si rallegra con Gibelli per il posto che gli è stato recentemente conferito. A Messina non esiste una scuola botanica e con la scarsa dotazione non è possibile intraprendere alcuna iniziativa. La pubblicazione di Flora forestale è alquanto in ritardo: non è ancora completo lo studio sulle querce della Sardegna e della Sicilia.