Lettera inviata da Parigi il 29 dicembre 1846. De Noè ringrazia Moris per avergli donato una lente di ingrandimento e si dichiara felice per essere stato messo in contatto con lui dai comuni amici Gay e Webb. Gay è molto preoccupato per la salute della moglie. Anche Delessert è gravemente malato.
Lettera senza data e località di invio, in cui il fratello del botanico Giuseppe prega Moris di tutelare la sua domanda al conte di Benevello, fatta tramite il professore Bellosi, affinché venga esposto all’Esposizione di Torino un suo quadro. Il dipinto di grandi dimensioni rappresenta Diomede ed Ulisse che penetrano nel tempio dove è custodito il Palladio, trucidano i custodi e “retrocedono lieti e guardinghi con l’inviolato simulacro”. Il prezzo desiderato sarebbe di lire 1.000.
Lettera inviata da Roma il 2 febbraio 1858, cui lo scrivente, avendo ricevuto da Moris il catalogo dei semi, acclude l’elenco di quelli che vorrebbe ricevere. Prega di mandarli al cardinale Antonelli, Segretario di Stato.
Si tratta di una dichiarazione, in data 3 agosto 1855, che il signor Giacomo Arnaudon ha frequentato con diligenza per quattro anni il corso di Zoologia e le sale del Museo.
Lettera inviata l’1 settembre 1851. De Filippi manderà a ritirare alcune annate degli Annales des Sciences naturelles chieste in prestito. Spera che il ministro della Pubblica Istruzione approvi la sua proposta, che sarà presentata al Consiglio Superiore dal marchese Corti.
Lettera inviata da Torino il 9 luglio 1851, in cui De Filippi espone a Moris un dettagliatissimo programma del corso di zoologia, utile sia agli studenti di Medicina sia agli aspiranti al dottorato in Scienze.
Lettera inviata da Spalato il 17 agosto 1857. In alto a sinistra della prima facciata è incollata un’alga [grammatica e sintassi sono assai approssimative]. De Cattani invia a Moris un souvenir di fiori e alghe [si tratta probabilmente di una pubblicazione floreale], che trae pregio dalle mani di Paravia. De Cattanj chiede a Moris di favorire a Vito Morpurgo materiale inedito … [non è chiaro di quale materiale si tratti].
Lettera inviata da Valencia il 22 novembre 1847, in cui De Cardenas rinnova a Moris la richiesta già fatta in un precedente scritto, di cui non ha ricevuto risposta. Vorrebbe sapere, sulla classificazione delle viti, notizie pubblicate dopo il 1825, quando il direttore della Biblioteca Italiana, Giuseppe Acerbi, gli aveva comunicato le notizie raccolte in un volume del 1825.
Lettera inviata da Torino il 23 giugno 1840. E’ stato spedito a Genova, su richiesta del professore Genè, un volume dell’Accademia al marchese Pareto. Tempo fa era già stato spedito il volume al cavaliere Multedo, cui non era stato possibile consegnarlo, data la sua improvvisa scomparsa. Il volume dovrebbe essere attualmente in possesso del professore De Notaris, che potrebbe consegnarlo al predetto marchese Lorenzo Pareto, restituendo all’Accademia, tramite lo spedizioniere Razetti, la copia spedita a Genova di recente.
Lettera inviata dall’Università di Torino, in cui D’Osasco comunica a Moris il periodo in cui verranno effettuati gli esercizi spirituali degli studenti di Medicina e Chirurgia, con intervento di quelli di Matematica, Architettura civile e Belle Arti.
Lettera inviata il 5 gennaio 1848 (senza località di invio) a Moris “a casa sua”. D’Angrogna, se Moris non ha nulla in contrario, andrebbe verso mezzogiorno a vedere, in compagnia della figlia contessa Casanova, la stufa dell’Orto Botanico del Valentino.