Lettera, senza data e località di invio, dell’Associazione Agraria, firmata dal segretario della commissione provvisoria Vegezzi-Ruscalla. Viene annunciata a Moris la riunione della predetta commissione, presieduta dal marchese Cesare Alfieri di Sostegno.
Lettera inviata da Torino il 15 gennaio 1866 da Rocci, facente funzioni del ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, in cui si comunica a Moris che è arrivata la scatola contenente il catalogo dei semi di piante economiche, da fare pervenire a Mueller a Melbourne [vedi lettera n° 34 e 35].
Lettera inviata da Torino il 30 novembre 1865 da Rocci, facente funzioni del ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, in cui si comunica che il cavalier Ferdinando Mueller, direttore del giardino botanico di Melbourne, vorrebbe stabilire contatti con gli stabilimenti botanici italiani, per attivare scambi di piante e di semi.
Lettera inviata da Torino il 28 agosto 1863 dall’Associazione Agraria Italiana, Giunta centrale del Consiglio generale, a firma del capoufficio Boetti [anche il testo è autografo]. Lo scrivente chiede a Moris la determinazione di alcune piante fattegli avere dal cavalier Leone Carpi, perché ritenute responsabili del malessere e talora della morte di alcuni animali che se ne erano cibati.
Lettera inviata da Torino il 18 giugno 1862, firmata Panizzardi, segretario della Reale Accademia d’Agricoltura, in cui si comunica che molti membri dell’Accademia non frequentano le riunioni. Pertanto si è deciso di applicare l’articolo quarto dello statuto, che prevede la sostituzione degli iscritti che da oltre un anno non abbano partecipato alle sedute o inviato qualche contributo scientifico. Essi, dopo un avvertimento, verranno nominati d’ufficio soci onorari e sostituiti. Si prega Moris, che si trova nella predetta condizione, di manifestare le proprie intenzioni.
Lettera inviata da Torino l’11 marzo 1862 da Berti, facente funzioni del ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, in cui si comunica che il ministro ringrazia Moris per le informazioni fornite sul cotone [vedi lettera n° 30]. Verrà attivato il Ministero degli Affari Esteri per richiedere le sementi nelle regioni indicate.
Lettera inviata da Torino il 17 febbraio 1862 da Ostana, facente funzioni del ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, in cui si informa Moris che il signor Luigi Spano di Oristano vorrebbe provare a coltivare il cotone in Sardegna. Si vorrebbe sapere da Moris quali sono i terreni più adatti e in quali località si potrebbero trovare le sementi delle specie migliori.
Lettera inviata da Torino il 20 maggio 1843 da Duboin, segretario dell’Associazione Agraria, con accluso uno scritto dell’ispettore dei boschi del circondario di Moutiers, Anthonioz, in cui si fa cenno ad alcuni esperimenti e osservazioni relativi alla coltivazione di piante resinose. Si prega di sottoporre lo scritto all’attenzione dell’associazione.
Delponte ringrazia il segretario dell’Accademia d’Agricoltura Ercolani per la decisione di collocare l’erbario di Allioni nei locali dell’Orto Botanico [vedi lettera n° 28], accrescendone l’importanza del patrimonio scientifico già presente.
Lettera inviata il 28 novembre 1859 dal professore G. B. Ercolani, segretario della Reale Accademia d’Agricoltura, il quale ringrazia Moris per il dono del terzo volume di Flora Sardoa. Inoltre gli comunica che gli eredi di Matteo Bonafous hanno lasciato all’Accademia parecchi oggetti, tra cui l’erbario di Allioni, che si è deciso di depositare nelle stanze dell’Orto botanico torinese.
Lettera della R. Camera di Agricoltura e di Commercio inviata da Torino il 5 maggio 1859, firmata da Pollone, vice-presidente di detta camera, che invita Moris a consegnare personalmente ai suoi operai il premio loro destinato [vedi lettere n° 25 e 26].
Lettera della R. Camera di Agricoltura e di Commercio inviata da Torino il 31 luglio 1858, firmata da Pollone, vice-presidente di detta camera e direttore generale dell’Esposizione del 1858, in cui si comunica che la Regia Camera ha deciso di compensare i giardinieri Lisa e Manhefeldt con la somma di lire cento cadauno, per il lavoro svolto durante l’Esposizione del 1858.
Lettera della R. Camera di Agricoltura e di Commercio inviata da Torino il 7 giugno 1858, firmata da Pollone, vice-presidente di detta camera e direttore generale dell’Esposizione del 1858, in cui si ringrazia Moris per l’apporto dato alla buona riuscita della manifestazione. In particolare è stata apprezzata l’opera dei giardinieri dell’Orto botanico, Manfheld [Manhefeldt] e Lisa, cui sarà inviato uno speciale attestato di riconoscenza. Persone. Pollone (di), Manhefeldt, Lisa.
Lettera della Camera di Agricoltura e di Commercio inviata da Torino il 26 aprile 1858, firmata da Pollone, vice-presidente di detta camera e direttore generale dell’Esposizione. Si comunica a Moris l’elezione a membro della giuria per l’Esposizione del 1858, per quanto riguarda la floricoltura e l’orticoltura.
Lettera inviata da Torino il 13 giugno 1852 dal direttore dell’Associazione Agraria, Giacomo Plezza, il quale comunica a Moris che è stato nominato membro del comitato permanente di statistica.
Lettera della Camera di Agricoltura e di Commercio inviata da Torino il 29 aprile 1852, firmata Ferrero, in cui lo scrivente chiede a Moris, quale membro della commissione per la riforma delle scuole tecniche, di fissare la data dell’esame del signor Caocci, il quale gradirebbe di essere esaminato da Borio, suo professore.
Lettera della Camera di Agricoltura e di Commercio inviata da Torino il 6 maggio 1851, firmata da Pollone, vice-presidente di detta camera. Lo scrivente comunica a Moris che la camera ha deciso di offrirgli una medaglia commemorativa dell’Esposizione industriale del 1850, data l’attiva collaborazione da lui fornita per la realizzazione.
Lettera della Reale Accademia d’Agricoltura, inviata da Torino il 4 febbraio 1850 e firmata dal segretario P.A. Borsarelli, in cui si comunica a Moris la proposta di fondare un giornale, al fine di dare una maggiore e più pronta pubblicità ai lavori dei soci dell’Accademia. Si potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di valersi del giornale già pubblicato dal professor Ragazzoni, cambiando il titolo con uno proposto dall’Accademia. A tal fine è stata costituita una commissione composta da Moris, dal professor Defilippi, dal dottor Bertola, dal marchese di Sambuy e dal cavalier Vegezzi-Ruscalla.
Lettera del Ministero dell’Agricoltura e del Commercio, inviata da Torino il 16 aprile 1849, firmata dal ministro Galvagno, che si rammarica che l’Istituto agrario, veterinario e forestale non abbia conseguito i risultati sperati e pertanto istituisce una commissione per rivedere l’organizzazione dello stabilimento e formulare un progetto di riforma. Tale commissione dovrebbe altresì preparare un progetto generale di organizzazione agraria valido per tutto lo stato. Moris sarà il vice-presidente della commissione di cui il cavaliere Giulio sarà il presidente. Gli altri membri saranno il dottor Lanza, il conte di Salmour, il barone Allamand, il dottor Ragazzoni, il marchese di Sambuy e il dottor Garassini. Il segretario sarà il cavalier Magnone.