- IT ORTOUT MORIS Corr. Notaris (de) 241
- Unità archivistica
- 1843 - 1849
Parte diOrto botanico
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Parte diOrto botanico
Arrivo a Genova con la sorella.
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Lettera inviata da Genova il 26 novembre 1839. De Notaris è a Genova da pochi giorni [De Notaris nel 1839 si trasferisce a Genova, dove nel 1843 sarà professore di Botanica e direttore dell’Orto Botanico]. Deve occuparsi di mille cose; deve anche fare compagnia alla sorella, che nei primi tempi lo aiuterà, ed è chiusa tutto il giorno in una camera di albergo. Si trasferirà quanto prima in due camere ammobiliate, nella stessa casa del signor Ratti. Tutti sono molto gentili con lui. De Notaris fa una descrizione sommaria dell’orto botanico e delle serre. Il lavoro sarà impegnativo, anche perché deve svolgere tre lezioni alla settimana; teme di non potersi occupare per parecchio tempo delle sue crittogame.
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Lettera inviata da Milano il 17 novembre 1839. De Notaris spedisce a Moris i semi di cocomero. Dirà a Cesati di sollecitare il libraio Meisner ad inviargli i volumi a lui destinati. E’ riuscito ad “agguantare” Vittadini e gli ha chiesto perché non ha risposto alla lettera di Genè e non ha accettato la proposta di Moris. Vittadini ha addotto alcune astruse ragioni, in accordo con il suo carattere selvatico. Partirà presto per Genova passando per Torino, poiché la strada di Pavia e Casteggio è stata distrutta dalle acque del Po.
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Lettera inviata dal Valentino [sede dell’Orto Botanico di Torino] il 7 maggio 1838. De Notaris nella lettera fornisce a Moris notizie sul suo stato di salute. Una “insignificante stiracchiatura” lo ha immobilizzato; in più gli è ritornata la tosse. Non vuole che Moris si disturbi nel venire a fargli visita. In mattinata ha attraversato il giardino, sostenuto da Lisa e da Giusta. Dovrà fornirsi di strumenti per non stancare il piede. Ringrazia Moris di avergli fatto avere i muschi mandati da Savi, scelti tra quelli citati dal padre nel Botanicon Etruscum. Vi è stato un equivoco con il libraio Meisner, cui porrà rimedio Cesati. Costretto al riposo, De Notaris sta leggendo alcune opere di Raspail, di cui elenca pregi e difetti.
Altra escursione in Sardegna con Lisa.
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Lettera inviata dalla Maddalena il 15 maggio 1837. Lo scrivente racconta a Moris che la settimana scorsa è stato, in compagnia di Lisa, con la gondola regia alle isole Budelli, S.ta Maria, Rizzolo, Razzolo e sugli scogli intermedi. A causa del maltempo non è stato possibile visitare Spargi, Spargiotti e i Berrettini. De Notaris elenca parecchie piante interessanti trovate. Il sole e il vento hanno reso i loro volti del colore del rame. Sono stati invitati a Tavolara dal signor Giuseppino Polo.
Invio di aragoste da parte del suocero di De Notaris. Preparazione dell’elenco delle piante liguri
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Lettera inviata da Genova il 2 dicembre 1841. De Notaris invia a Moris, come richiestogli, Bupleurum glacum dell’erbario Viviani. Gli ha anche spedito due “ragoste” da parte di suo suocero, grato per l’accoglienza ricevuta durante il suo breve soggiorno a Torino. De Notaris si duole perché Sua Maestà e il conte Gallina non sono venuti a visitare il giardino. Sta preparando il catalogo dei semi e poi inizierà l’elenco delle piante liguri. Suo suocero e la sua donna [di De Notaris] ricambiano i saluti di Moris.
Permesso a Moris di consultare l’erbario Viviani
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Lettera inviata da Genova il 2 settembre 1841. De Notaris ringrazia Moris per avergli procurato l’attestato di “stato libero”. Ringrazia anche il di lui fratello, Onorato. Scriverà a Moris a Firenze o a Bologna, per comunicargli ciò che ha disposto per consentirgli di esaminare l’erbario di Viviani. Se si trattenesse per qualche giorno a Genova, potrebbe esaminare le sue collezioni liguri. I voti di Moris per la sua felicità gli sono stati di conforto. Anche la fidanzata ha letto la lettera e lo ringrazia.
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Lettera inviata da Genova il 28 agosto 1841. De Notaris è dispiaciuto che Moris, andando a Firenze, passi per Bologna e non per Genova. Le nozze si faranno il più presto possibile. Con la moglie, si recherà a Milano per trovare i parenti, e poi trascorrerà qualche giorno sul lago di Como e sul lago Maggiore. Data la circostanza, non potrà incontrare Moris a Firenze.
Escursione in Sardegna con Lisa.
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Lettera inviata dalla Maddalena [Sardegna] l’ 8 maggio 1837. De Notaris pensa che Lisa avrà già informato Moris delle raccolte effettuate in Sardegna. Elenca alcune piante che ritiene nuove; si occuperà presto di funghi e licheni. Per mezzo dello scorridore regio, ottenuto per interessamento del signor Millelire, il giorno successivo andrà con Lisa alle isole Spargi, Spargiotti, Budelli, S.ta Maria e a Lavezzi, e successivamente a S. Stefano, Caprera e sulla costa orientale. De Notaris descrive un Narcissus e accenna a un Juncus diverso da quelli a lui noti.
Assenza di decisione definitiva per il matrimonio
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Lettera inviata da Genova il 5 agosto 1841. De Notaris invia a Moris ulteriori correzioni al lavoro di cui alla lettera 244.48. Per quanto riguarda il matrimonio, non è ancora deciso, però si è assai impegnato, e pertanto sarebbe assai difficile recedere. Del resto non ne avrebbe motivo: la giovane è bellissima e di buona indole. La dote è modesta, ma la famiglia è benestante. De Notaris gradirebbe che Moris, andando a Firenze, passasse per Genova, per fargli conoscere questa sua “subfidanzata”. Ha conosciuto Tenore, che ha ritenuto interessante un Solanum dell’orto, che Lisa aveva detto essere S. fragrans del Botanical Magazine.
Revisione da parte di Agardh figlio di molte alghe. Conoscenza della futura moglie
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Lettera inviata da Genova il 28 luglio 1841. De Notaris manda a Moris la “prefazioncella” di Specimen Algologiae. Ha tardato, perché il figlio del celebre Agardh, tornando da Napoli, si è fermato a Genova ed ha revisionato parecchi esemplari di alghe. De Notaris prega Moris di apporre le correzioni nel testo in suo possesso. Agardh andrà a Milano e in seguito passerà a Torino. Il collega professore Bo gli ha esibito un partito per un eventuale matrimonio. Ha visto la donzella e non gli è spiaciuta; potrebbe darsi che si venisse a qualche conclusione. La dote (10.000 lire e il corredo) è modesta, ma trattasi di famiglia benestante e ben vista, il che potrebbe essere utile in caso di bisogno. Il padre della giovane, che è seconda di tre sorelle tutte nubili, è il notaio Botto. Lo zio è anch’egli notaio, è ricco e non ha figli e vedrebbe di buon occhio il matrimonio [la giovane, Antonietta Botto, sarà nel 1841 la moglie di De Notaris].
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Lettera inviata da Genova il 17 luglio 1841. De Notaris ringrazia Moris per avergli procurato Auctarium di Allioni. E’ molto indaffarato. Ha fatto una lunga escursione fino al monte Bracco. Non riesce a trovare molte piante citate in Flora Pedemontana; probabilmente si tratta di ritrovamenti fatti nella contea di Nizza, dove De Notaris per il momento non riesce ad andare. Ha ricevuto il volume degli atti della 2° riunione ed ha notato che De Visiani ha inserito nel verbale alcune osservazioni sui pollini, di cui non aveva parlato al mattino; il che è irregolare.
Erborizzazioni nella riviera di ponente. Preparazione elenco delle piante liguri.
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Lettera inviata da Genova il 23 giugno 1841. Nella settimana passata De Notaris è andato ad erborizzare per tre giorni a Capo Noli, Varigotti e Savona, raccogliendo numerosissime piante. Ad inizio luglio vuole andare a Chiavari e possibilmente fino a La Spezia. In autunno si dedicherà alla compilazione dell’elenco delle piante liguri. Chiederà l’aiuto di Moris, perché alcune piante sono difficili da determinare. L’erbario di Viviani non è di nessun aiuto. Gli servirebbero piante delle Alpi Marittime, che certamente sono presenti nell’erbario dell’orto torinese. Vorrebbe avere Auctarium di Allioni e Histoire des plantes qui naissent en Provence di Garidel. De Notaris ha saputo che il marchese Spinola ha indagato sulla sua condotta passata e a Milano sulle condizioni della sua famiglia. Si rallegra con Moris per la nuova “distinzione” ricevuta da Sua Maestà.
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Lettera inviata da Genova il 14 maggio 1841. De Notaris manda a Moris il suo scritto sulle alghe ligustiche, da presentare all’Accademia. Elenca alcune piante trovate di recente. Domenica andrà a Capo Noli con Rainer, di passaggio per Napoli.
Buona fama di Parlatore. Piante liguri nell’erbario Viviani
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Lettera inviata da Genova l’8 maggio 1841. De Notaris ha fatto da cicerone al signor Stancampiano e al dottor Brunner di ritorno da Napoli. E’ ansiosissimo di conoscere il professore Parlatore, elogiato da Moris e dal signor Stancampiano. Anche Heldreich, botanico svizzero, venuto con Brunner da Napoli e diretto a Ginevra, chiamato da De Candolle per sostiture Reuter, ne ha parlato molto bene. De Notaris ha preparato l’elenco delle alghe ligustiche, che farà avere a Moris. Preparerà anche una terza decade di micromiceti. In seguito passerà l’erbario Viviani, per estrarre le specie liguri, di cui vuole preparare l’elenco. Il signor Ratti si è servito dei giardinieri per traslocare, interrompendo le semine e l’irrigazione delle piante. Nonostante tutto, il giardino è in condizioni migliori rispetto all’anno scorso.
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Lettera inviata da Genova il 23 aprile 1841. Il viaggio a Milano non ha sortito alcun effetto; forse è destino che debba rimanere celibe. Ha visto Balsamo e non Cesati. A Milano non vi sono novità di rilievo. De Notaris è scontento dei giardinieri: non sono buoni a nulla, sono smemorati e testardi e gli lasciano morire le piante più belle.
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Lettera inviata da Genova il 3 aprile 1841. Saint Martin, proveniente da Torino, ha rassicurato De Notaris sullo stato di salute di Moris. De Notaris è contento che Moris non debba più insegnare Materia Medica, limitandosi al corso di Botanica: avrà più tempo per pensare alle sue pubblicazioni. De Notaris partirà per Milano il giorno seguente; spera di veder Balsamo e Cesati.
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Lettera inviata da Genova il 13 febbraio 1841. De Notaris verrà a Torino nelle vacanze di carnevale. Il partito propostogli dal prefetto non gli conviene, per mille ragioni che esporrà a voce. La damigella propostagli da madama Genè comincia ad essergli simpatica, data la pazienza che dimostra nell’attendere una sua decisione. Non gli sembra una farfallina. A Torino potrà vedere Burdin e scegliere le piante desiderate. Ha ricevuto semi da Durieu; ne farà parte a Moris.
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Lettera inviata da Genova l’ 1 febbraio 1841. A De Notaris è stata molto gradita la conoscenza del dottor Brunner, segnalatogli da Moris. Ha voluto incontrare il marchese Di Negro, proprietario di una famosa villetta. De Notaris è grato a Moris per la nomina di Demazières a socio dell’Accademia. Si scusa di alcune “bestialità” contenute nel catalogo dei semi che gli ha spedito. La signora Genè insiste sulla sua proposta di matrimonio: non ha capito che è necessario un “reciproco aggradimento”.
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Lettera inviata da Genova il 27 giugno 1835. Dopo otto giorni di “placidissima navigazione”, De Notaris e Genè sono arrivati a Genova. Quest’ultimo è partito immediatamente per Novara e De Notaris andrà a Milano per rivedere i suoi parenti e per preparare roba e libri da trasferire a Torino. Arriveranno presto a Moris le piante raccolte in Sardegna. Purtroppo il Mesembryantemum crystallinum e la Phyllirea latifolia ricercati a fine aprile a S. Pietro non erano ancora fioriti. De Notaris ha incaricato Meloni Baille di procurarli. Sta preparando la descrizione delle due specie di Opuntia. Consultando a Genova l’erbario di Vittadini, ha scoperto di avere commesso un grosso sproposito: la pianta che riteneva essere un Asphodelus è invece Bulbine planifolia.