Lettera inviata da Sassari il 15 agosto 1849. Lo scrivente, da 10 anni professore di Operazioni e Ostetricia a Sassari, ha inviato, tramite il generale Alberto della Marmora, domanda per essere trasferito a Torino. Prega Moris, vice-presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, di aiutarlo nei limiti del possibile.
Lettera inviata da Chiavari il 14 giugno 1858. Rocca ha conosciuto Moris quando è venuto in Piemonte con Louis Leclerc, inviato dal governo francese, per studiare le malattie della vite. Rocca ha tradotto in italiano la Grammaire française selon l’Académie di Bonneau e Lucan; la traduzione è stata rivista da illustri letterati, tra cui il signor Chiarella, letterato e poeta, e da padre Isnardi; viene ritenuta degna di essere pubblicata. Rocca chiede aiuto a Moris, vice presidente del Consiglio Superiore dell’Istruzione, per la diffusione del volume.
Lettera inviata da Nizza l’11 maggio 1844. Risso, tramite il chirurgo di Nizza Anfossi, presenta a Moris la sua Flore de Nice, che spera sia accolta con indulgenza. Gli chiede se sia opportuno inviarne una copia all’Accademia, dove purtroppo il segretario e alcuni membri non lo tengono in molta considerazione.
Lettera inviata da Firenze l’ 11 giugno 1854. Ricasoli riferisce a Moris come sono state sistemate le piante di Araucaria arrivate dal Valentino nel giardino Demidoff a S. Donato, cui ha libero accesso. Sempre a S. Donato ha visto una orchidea, Lelia purpurata, in vendita a 50 sterline. Elenca altre orchidacee presenti. Ricasoli esalta il numero e la qualità delle bellissime piante del giardino. Hugel dovrebbe mandarne a Moris, anche per desiderio del principe, un degno compendio. Ricasoli prega Moris di avvertire Burdin che molte querce da lui acquistate sono morte quasi subito; i patti erano che venissero sostituite senza aggravio di spesa. In autunno Ricasoli spera di venire a Torino. Manda i saluti a De Filippi e al marchese Alfieri. Prega Moris di rammentarsi della cattiva sorte del giardino di De Notaris a Genova.
Lettera inviata da Fossano l’11 giugno 1840. La scrivente ha molto apprezzato le piante mandatele da Moris e lo ringrazia di cuore per la sua gentilezza.
Lettera inviata da Ginevra. La contessa F. de Ricaldon si rivolge a Moris, che conosce solo di fama, tramite la zia contessa Corte le Chevalier. Desidererebbe avere alcune piante grasse, di cui è appasionata. Ne elenca alcune, che gradirebbe maggiormente.
Lettera inviata da Ginevra il 7 febbraio 1855. Reuter manda a Moris l’elenco dei desiderata di piante dell’ultimo catalogo di Moris. Vi è anche una lettera da fare pervenire a Gussone di cui Reuter non possiede l’indirizzo preciso.
Lettera inviata da Ginevra il 5 maggio 1854. L’amico Boissier ha incaricato Reuter di mandare a Moris tre nuovi fascicoli di Diagnoses Plantarum Orientalium Novarum. Assieme alle pubblicazioni vi è un pacco di piante secche da inviare a Gussone.
Lettera senza data e località di invio. Reuter ha ricevuto le pubblicazioni e le piante, tutte in buono stato. Boissier avrebbe piacere di avere un pezzo di ognuna delle piante raccolte nei dintorni di Tenda, per trapiantarle su un monticello vicino alla sua casa di campagna a Valeyres par Orbe, canton de Vaud. Reuter raccomanda in particolare l’invio dell’Arabis pedemontana. Sarebbe anche interessato a vedere un esemplare di Coriandrum seselifolium dell’erbario Balbis. Manda i saluti a Giusta e a Delponte.
Lettera inviata da Ginevra il 30 gennaio 1852. Reuter manda a Moris un lavoro con la descrizione delle piante nuove o rare raccolte con Boissier in Algeria e nella Spagna meridionale nello sfortunato viaggio in cui ha perso la vita la signora Boissier. Nella pubblicazione è anche presente la descrizione di una graminacea raccolta con Lisa sulle montagne di Tenda, rimasta sino ad ora non pubblicata.