Lettera inviata da Milano il 16 giugno 1869. Ceradini ha ricevuto il trattato di Luschka. Continua a occuparsi del ricovero dello zio di Gibelli. Ha incontrato il proto della casa Vallardi, il quale gli ha assicurato che terminerà il fascicolo dell’opera di Gibelli entro 15 giorni. Vallardi ha indirizzato a Ceradini il libraio ed editore tedesco Valentiner, il quale voleva sapere, in vista di un acquisto, se il Tentamen di Garovaglio avrebbe avuto un seguito. Ceradini ha risposto che probabilmente il trattato non avrebbe avuto ulteriore sviluppo, poiché i contenuti dell’opera erano farina di Gibelli, essendosi Garovaglio limitato alla traduzione latina e alla raccolta degli esemplari. Al momento Gibelli non era intenzionato a continuare.